giovedì 29 dicembre 2011

RUE



La risposta dell'assessore delegato ai palloni del Garden è apparsa fumosa, molto improbabile, rifugiarsi nel Rue come fosse in gestazione e non quasi approvato anche se sonoramente contestato dai pochi che lo hanno visitato, ci è apparsa excusatio non petita; nello strumento legislativo del caso di specie e di una norma relativa, non esiste traccia. Se ci risponderà, fregandosene dell'embargo del Sindaco al Blog, gliene saremo grati, sa bene che siamo interlocutori a 6 Stelle, quelli con la stelletta in meno, sembra non vogliano occuparsi del tema, sono rimasti bloccati sulla Via Covignano. La cosa più sconvolgente per i tantissimi che non conoscono il funzionamento del mondo urbanistico di Rimini, è la richiesta di un intervento straordinario o commissario ad acta, per normare tre palloni che da almeno 20 anni si montano e smontano periodicamente su aree e strutture pubbliche. In materia urbanistica la tratta termina nella Stazione Errani, ci piacerebbe conoscere il parere di Vasco sulle valutazioni espresse dall'assessore. Conoscendo il Governatore ab illo tempore, non farebbero che aumentare la profonda e motivata disistima per i bagnini sudisti, capaci solo di rovesciargli problemi e Melucci. Seguendo l'impostazione dettata al Premuroso Sito, la Regione dovrebbe emanare norme per ogni questione, dalle baite dell'appennino, ai fienili e porcilaie, fino agli abusi demaniali. Gentilissimo assessore, al termine precario deve essere concesso il significato originario, valido per una manifestazione od una tendina che ripara dal sole, il resto è..concessione edilizia. Per meglio comprendere il ragionamento avviato, possiamo invitarlo alla lettura della originaria versione del Piano Spiaggia, prima delle modifiche imposte dalla potente lobby della sabbia, quando gazebi, tende, tettoie erano parte integrante della concessione edilizia, intuendo che permettere differenziazioni avrebbe portato al casino che regna adesso. Il delegato sta lavorando alla quinta stesura, non finiranno mai, prima o poi qualcuno imporrà parità di trattamento con il povero Circolo Nautico. L'altro problema irrisolto riguarda gli abusi passati, non si vogliono i condoni, allora ci vuole il coraggio di demolire, noi lo abbiamo fatto spontaneamente, sapendo di vivere in arretrato con la civiltà urbanistica. Stiamo parlando di qualche migliaio di casi, piccoli e mostruosi, non è corretto prenderne cinque/sei e trasformarli in tende espiatorie, conclusione che porta a comprendere come noi con Friburgo non avremo mai un ca...da spartire. Il Capodanno più Lungo al Mondo si concluderà con le canzoni di Bennato, notoriamente sprizzanti felicità. 


P.S.
 La Rinaldis ha capito che siamo in crisi, a Courmayeur ridono.