Il Sindaco può sfuggire per qualche mese, non incontrare nessuno ed evitare responsabilità, prima o poi i nodi vengono al pettine urbanistico. Le magagne del passato emergono in tutta la loro violenza, un Piano Strutturale adottato al termine della passata legislatura dopo una melina durata dodici anni, riempita da varianti che hanno saturato il mercato facendo esplodere la bolla edilizia e commissariando i due istituti di credito più importanti, ha incassato 1724 osservazioni da parte di cittadini ed associazioni. Molto poche se pensiamo che la quasi totalità della popolazione non lo conosce, quasi come i consiglieri di maggioranza eccetto Agosta. Nel frattempo come abbiamo già scritto troppe volte senza che succedesse niente, hanno pensato male di approvare una serie selezionata di piani particolareggiati degli ottanta giacenti esanimi da anni. Per questa lotteria ad estrazione pilotata hanno chiesto l'aiuto della finta opposizione e delle categorie interessate, è nata una lista benedetta dall'alto del Seminario, portata in gran fretta in consiglio comunale che a differenza di quello attuale in sonno, fece gli straordinari pagati per approvarli. Qualche conseguenza c'è stata, gli aiuti elettorali si sono sprecati, il Giovane sbandierando una misteriosa discontinuità venne straeletto anche grazie a questi accordi nemmeno troppo misteriosi, oggi si propone come candida reincarnazione di una edilizia etica. Chi vuole governare dovrebbe prima conoscere quali sono i punti forti e fermi, cosa si muove, le novità che la crisi introduce, indebolendo il mattone e premiando i servizi. Capire i motivi dell'azione di Gnassi, il suo disperato tentativo di non essere catalogato tra gli abiti di Melucci, non per l'evidente differenza di sarto e qualità ma per convincere che è arrivato il Nuovo. Gli amici grillini gli hanno rilasciato un frettoloso attestato, hanno il vantaggio di essere altrettanto rapidi nel riprenderlo e di non essere acquisibili, il consiglio rimane. Prima o poi una decisione magari con Funelli la dovrà prendere, sono disposto anch'io a scommettere che vince Errani
