lunedì 5 dicembre 2011

Brace o Padella

La discussione sui mattoni è il gioco di casa Pd, fino a ieri la leadership cittadina era saldamente nelle mani di Maurizio Melucci, oggi è possibile una vittoria del Sindaco del Niente. I rappresentanti della politica mattonara sono in crisi, esprimono meno potenza, l'errore però è attribuire il potere ai soli mattoni, esiste una cupola meno conosciuta ma più forte e molto liquida, individuabile nel sistema dei servizi e della loro gestione. Sono gli elementi basilari per chiunque, dotato di malsano masochismo, voglia interessarsi di questo aspetto, senza essere costretto a pensare alla fine del mese, argomenti per quel largo cerchio di persone che vivono con la politica deteriore dei favori. L'errore clamoroso compiuto da Melucci è stato credere che un personaggio debole ed inadatto, cresciuto a panini imbottiti con opportunismo politico, non scegliesse dall'invidiabile guardaroba, l'abito antimattonaro, con la benedizione della ex(?) amica padrona del Corriere. Tenta di costruire un sistema alternativo, si fosse appoggiato al Vate regionale, i meriti non sarebbero stati suoi, mentre le colpe delle nuove colate di cemento e debiti sarebbero ricadute sugli impeccabili vestiti. Il primo round lo assegniamo a Gnassi, non si è fatto intimidire dagli uomini di Maurizio in Consiglio Comunale, anche in Giunta ne possiede uno con i piedi su due mosconi, il messaggio inviatogli da arditi democrat con l'allegata minaccia di mandarlo a casa, è stato rispedito ai piccoli mittenti, contenti che non abbia avuto successo. A Melucci rimane la solfa, poco credibile cantata da lui, dell'uomo solo al comando, avere uno strumento democratico come l'Unione Comunale in un dibattito vecchio e cretino come quello instaurato, per lui potrebbe rappresentare un pericolo, va bene la Petitti per quello che conta. Il finto ragazzo ha intanto acquistato Vitali, serve per dimenticare scivolate seminarili, la Chiesa perdona ben altro, in ogni caso il penitente arriva con un cero da 17 milioni. I resti del Pidielle sono in mano ciellina, lo Sceicco è in ostaggio, Miserocchi diventerà il punto di riferimento del loro potere, il Giovane con loro ha già instaurato proficui rapporti, la Lisi lo può aiutare, il settore lo mastica, l'amministrazione è altra cosa. Esaurite queste considerazioni che non leggerete da nessuna altra parte, i fedelissimi di Melucci hanno due strade entrambe percorribili senza nessuna remora personale od etica: cambiare casacca o radicalizzare lo scontro. Fino a quando rimane confinato nelle pagine del giornale di casa non succede niente, se gli strepiti dovessero arrivare a Bologna, lo scenario rischia di mutare velocemente a favore del Giovane nato fortunato. Un assessore regionale lo cambi in tre secondi, per Maurizio non insorgerà nessuno, la sua proverbiale simpatia sembra non abbia attecchito in via Moro, mentre un Sindaco è merce rara, più difficile e pericoloso sostituirlo, anche se con l'opposizione che esiste a Rimini possono andare al voto ogni mese. Abbiamo narrato un vecchio modo d'interpretare la politica? Perfettamente d'accordo, gli amici grillini si troveranno cataste di voti con questi personaggi al comando, dalla Padella alla Brace, credere che finti giovani alla Gnassi intendano cambiare è errore concesso una volta, la seconda, senza l'alibi del Cavaliere o sei a libro paga o fesso. Occorre prendere distanze siderali da questi partiti, il Professore forse sistemerà l'Italia, il prezzo che pagheranno lavoratori e pensionati sarà altissimo, ci ritroveremo con i nostri diritti acquisiti azzerati. Grazie Bersani, Camusso fai sciopero?