sabato 3 dicembre 2011

Comunicato M5S

Questa serata potremmo averla chiamata in diversi modi, ‘GenHERAzione a perdere’, ‘L'HERA delle polveri sottili’, ‘L'HERA dei folli’, ‘non HERA qui che volevo nascere’, ’HERAre è umano perseverare diabolico’, così via. Non HERA importante il nome ma il significato intrinseco del messaggio su cui si voleva far riflettere durante l’evento: se anche ci fosse il minimo ragionevole dubbio che ci stiamo avvelenando, oltretutto a spese nostre, non sarebbe forse il caso di fermarsi un attimo e ragionare? Se poi scopriamo che in moltissime altre parti d’Italia e del mondo, molte comunità hanno adottato strategie di raccolta e trattamento rifiuti diverse, che impattano in modo nettamente minore sulle persone e sull’ambiente, perché non valutarle? Perché la politica locale non valuta questa altre alternative, ma difende a spada tratta l’unico sistema che conosce? Quali interessi giocano dietro le quinte dei rifiuti?
Informandosi e conoscendo le realtà che circondano l’inceneritore scopriamo che vige un mondo di omertà e verità nascoste, scopo della serata è quindi questo, cominciare a parlarne tra noi cittadini e valutare insieme dove stiamo andando e dove potremmo andare.

Questa mattina (venerd' 2 dicembre) durante la presentazione dei risultati dello Studio Moniter sugli inceneritori è successa una cosa gravissima. Il Presidente del Comitato scientifico Benedetto Terracini ha smentito il comunicato ufficiale della Giunta in cui i risultati dello studio venivano nascosti e falsati. L'Assessore che ha autorizzato un simile comunicato deve dimettersi! Non basteranno delle semplici scuse, perché questo non è un errore veniale ma un peccato mortale: si gioca con la vita delle persone, è inaccettabile. La Giunta ha commesso un falso a livello comunicativo, falsificando gli esiti dello studio Moniter (che costa 3,5 milioni di euro pubblici, non dimentichiamolo, ed è durato 6 anni) sugli effetti sanitari degli inceneritori. Il tutto con la solita retorica politicante e rassicurante. Questa mattina però le false retoriche sono state smentite clamorosamente dal professor Benedetto Terracini, padre dell'epidemiologia italiana e Presidente dello stesso Comitato Scientifico del progetto Moniter che è intervenuto alla fine del convegno dichiarando testualmente: 'Parlo a nome del comitato scientifico di Moniter, se il comunicato stampa della Giunta dice quello che ha affermato Crosignani chiedo che venga immediatamente ritirato'. Il caso è scoppiato grazie all'intervento durante il convegno del professor Paolo Crosignani, Direttore della sezione di Epidemiologia dell'Istituto Tumori di Milano che è intervenuto durante il convegno per denunciare le parole utilizzate dalla regione nel comunicato stampa ufficiale dell'evento, il quale escludeva qualsiasi rischio sanitario. Lo studio invece dice altro (già in occasione dell'anticipazione dello studio, un anno fa, avevamo denunciato parecchie zone d'ombra: e diversi relatori come uno dei membri del Comitato Scientifico, il dottor Marco Martuzzi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ha ben evidenziato sostenendo la 'non tot!nza di effetti sanitari' ed invitando al 'principio di precauzione' chiedendo che venissero in futuro analizzate le nano polveri e 'vista la già cospicua presenza d'inceneritori in questa Regione sarebbe il caso di non vederne di più' . Questo mentre la Regione autorizza il raddoppio dell'inceneritore di Modena e si vuole costruire il forno di Parma nella Food Valley... Come MoVimento 5 Stelle riteniamo comunque lo studio Moniter non esaustivo. Lo strumento della ricerca epidemiologica in una pianura come quella Padana già molto 'avvelenata' e malata, difficilmente potrà dare risultati chiari ed evidenti. Mancano infatti dati e studi relativi alla diossina sulle tracce biologiche, in accensione e spegnimento dei forni (dove la diossina non viene filtrata dalle griglie) e lo studio sulle nano polveri, che sono quantitativamente la parte più rilevante delle emissioni. Inoltre gli impatti epidemiologici si potranno avere solo sul lungo termine. Per questo dovrebbe prevalere il principio di precauzione, visto che le alternative agli inceneritori esistono
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