venerdì 9 dicembre 2011

Nove a Sette

Avere trascorso più della metà del primo anno solare in totale immobilità amministrativa cominciava ad essere pesante per il Giovane vincitore della più facile gara elettorale. Impossibile perdere a Rimini quando una intera opposizione lavora per te, il dramma è rappresentato dal deinde governare. Non avevamo dubbi, una antica conoscenza ci aveva portato ad esprimere un pronostico infausto ma vicino alla realtà, con un robusto difetto, non credevamo che la situazione precipitasse così rapidamente. E' ipocrita la discussione in casa Pd tra amanti dei mattoni concordati e la misera pattuglia dei moralisti facenti riferimento al Corriere, trasformato nel fatto quotidiano locale. A Gnassi per camuffare la prevista incapacità a governare una trasformazione necessaria ma non programmata, è conveniente barattarla come battaglia etica, nei democrat ancora fa presa, nascondendo robuste lacune personali e politiche. Nove consiglieri appartengono a Melucci, compresa la silente Emma, sette ad Arlotti, analisi statistica impietosa che permette previsioni nere per il futuro, ai raduni di maggioranza manda Panda Funelli, chiamato così perchè esce sempre con un occhio nero, i suoi delegati compreso quello al NonFatto, sono contestati appena escono dalla Piazza Cavour, forza e coraggio, siamo solo agli inizi. Facile demolire un Circolo e farlo diventare l'unica concessione demaniale in regola, aspettiamo analogo trattamento sul resto dell'arenile e della Città. Che significato ha un pentimento urbanistico dopo avere approvato senza apparenti pistole puntate, 50 Piani Particolareggiati con una fretta che doveva perlomeno insospettire? Con quali motivazioni e con quali norme vengono cassati o modificati, in assenza di una bussola urbanistica approvata, facendo arrabbiare lo Sceicco ed un Lombardi che vi ha sempre aiutato? Pacta sunt servanda, quelli benedetti ancor di più, il Piano Strutturale adottato all'ultimo momento è una colossale Variante al Prg vigente dal 94, non possiede nessuna delle caratteristiche dettate dalla Legge Regionale del 2000, non infrastruttura la città, prevedendo le famose invarianti destinate a durare nel tempo, una salsa di mattoni alla riminese, dietro la scusa pretina di non sprecare il territorio, la Provincia dell'indignato Vitali lo ha fatto a fette, confermando il connubio con le critiche del giornale di casa. Lungo la via XXIII Settembre, i sette distributori hanno già messo in atto il Decreto Bocconiano, gli aumenti sono dai 150 ai 200 cent. Grazie ancora Bersani, Tonino per una volta stiamo con te, il congiuntivo l'hai azzeccato.