Sky di gran lunga la migliore piattaforma televisiva è entrata di prepotenza nella palude dell'informazione di partito cencellinata tra maggioranza ed opposizione, mentre il Cavaliere spostava gli equilibri con la corazzata Mediaset. Gli Sgommati, uno dei tanti programmi di successo riproduce le caricature parlanti dei personaggi del teatrino italiano, il commissariamento brutale ha indotto a cambiamenti repentini, la Merkel e Sarko sono gli interpreti principali, padroni anche dello schermo irriverente, perfino Benigni orfano del Cavaliere si è prodotto in una delle sue esibizioni più avvilenti da Fiorello. Le ragioni dell'ingresso in politica nel lontano 94 sono molto più chiare oggi, B si è dimesso senza colpo ferire appena ha capito che il suo impero era minacciato, l'avrebbero ferito mortalmente con l'aggiudicazione delle frequenze, sulle quali il ruolo dell'Europa è determinante. Come temono i bagnini, in attesa della tempesta liberalizzatrice, Pizzolante ha già chiuso l'ombrellone, Monti non sembra davvero l'uomo al quale chiedere deroghe per l'arenile italiano. La vergogna rimane il nostro parlamento, il migliore D'Alema ha perorato la causa dei poveri pensionati politici, un difesa di quel tenore imporrebbe la mobilità del parlamento come le province. Anche la Petitti ha intuito che il problema non è il risparmio, ma l'introduzione di un principio basilare all'interno di una manovra mirata a colpire le categorie più deboli e numerose. I sindacati si sono ripresi dopo giorni di smarrimento, non pensavano s'arrivasse a tanto, la spettinata Rosanna sempre più somigliante a Malesani, dimostra che l'incarico è troppo arduo per una modesta esecutrice d'ordini, il partito di riferimento si sta occupando attivamente dei medicinali di fascia C, quelli che hanno avuto i rincari più alti dopo la finta liberalizzazione, mentre operai e pensionati devono vivere con mille euro, non tracciabili.
