sabato 24 dicembre 2011

Repubblica.it


I rendimenti sfiorano l'8%, il differenziale oltre quota 500. Su base annua la forbice tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,5%) e il livello d'inflazione (+3,3%) ha toccato una differenza pari a 1,8 punti percentuali. Si tratta del divario più alto da almeno quindici anni. Cala drasticamente anche la fiducia dei consumatori, questo Il bollettino di Repubblica.it alle 18,19 di venerdi 23 dicembre. Il giornale padrone del pd e mallevadore in associazione giornalistica con altri, del più grande strappo istituzionale del dopoguerra è costretto ad ammettere che dopo il decreto SalvaCasta compresa quella di nuovo conio ministeriale, la situazione del Paese Italia è peggiore di quella dell'ultimo Berlusconi. Con lo spread vicino ai 500 punti le ore di vita sembravano quasi esaurite, dopo una vergognosa manovra, votata da quasi tutti, composta per il 90% da tasse ed imposte, anche i manovratori per conto delle banche si devono arrendere all'evidenza. Non riusciamo a capire cosa ci possa guadagnare Bersani e la parte democrat che rappresenta, a differenza del Cavaliere sul quale i misteri sembrano quasi dissolti, l'appoggio suicida di Pigi per conto di Napolitano contiene ragioni davvero inspiegabili. La Camusso, ritorniamo a chiamarla dopo il licenziamento di Malesani, dovrebbe restituire le centinaia di migliaia di tessere pidi che ha in dote e fondare un nuovo partito, noi iscritti la seguiremo.