giovedì 29 dicembre 2011

Ghetto o Borgo

In questo periodo "natalizio" la cittadinanza riminese viene informata dai quotidiani locali sul controllo sistematico del "Famoso Borgo Marina" da parte delle forze dell'ordine, ma ritengo che i cittadini debbano sapere anche quanto di positivo è avvenuto, nel quasi totale silenzio, in questi ultimi 2 mesi. Nel Borgo Marina ispezioni e denuncie nella mattina di Natale" e "Controlli nel Borgo Marina:coltelli e cibi scaduti"hanno completamente oscurato e ignorato alcuni segnali positivi presenti da mesi nel Borgo. Sicuramente parte della città si è accorta come è stato addobbato l'albero, vicino alla giostrina in Piazza Ferrari, con oggetti riciclati da innumerevoli e colorate bottiglie di plastica, raccolte e trasformate da bambini, genitori e docenti della Scuola elementare"Ferrari" che, con entusiasmo, avevano aderito al progetto "Adottiamo una via della città", promosso dagli Assessorati di Scuola e Ambiente. Gli stessi addobbi sono stati posizionati anche all'angolo di Via dei Mille con Corso Giovanni XXIII, di fronte al Bar Marittimo, proprio nel cuore del tanto citato Borgo Marina. Nello stesso tempo si possono osservare nei balconi di alcune case di Via Gambalunga e Corso Giovanni XXIII, vecchie ruote di biciclette, ridate a nuova vita da alcuni esercenti della zona, originari del Bangladesh.Tutto questo lavoro è stato da me coordinato in rappresentanza della sola associazione partecipante, Basta Merda in Mare, dopo che l'assessore all'Ambiente Sara Visintin aveva più volte convocato le altre associazioni del riminese, al fine di mettersi in gioco per abbellire con materiale riciclato le vie della città. Purtroppo il tempo era limitato, le finanze e la manovalanza pure e così mi sono trovata ad affrontare in solitario questo bellissimo progetto sovraccaricato anche dal punto di vista burocratico. La sede operativa serale è stata il "Centro per le famiglie", dove gli esercenti asiatici dei negozi  del Borgo Marina si sono resi disponibili , con entusiasmo, a ridare vita a vecchie ruote di biciclette, mentre gli appendini delle lavanderie, per opera loro, utilizzando sempre materiale di scarto, diventavano oggetti decorati, mentre vecchie ciabatte infradito assumevano un nuovo aspetto. In questa avventura ho coinvolto anche le maestre, i bambini e i genitori della scuola elementare Ferrari dove, con il loro impegno e entusiasmo, le bottiglie di plastica sono state la base per produrre  numerosi oggetti  decorativi. L'inaugurazione, con aperitivo, presso il Bar Marittimo, è avvenuta sabato 17 dicembre alla presenza dell'assessore Visintin, dei genitori, dei bambini e delle maestre con il grande supporto dell'Associazione "Borgo Marina", guidata da Cristina Zoli e dal tabaccaio Gianni, validi miei collaboratori in questa fantastica avventura natalizia. Di tutta questa nostra fatica solo un giornale locale ha fatto un breve accenno. Nei giorni successivi un altro piccolissimo ma intelligente evento è sfuggito allla stampa locale. Il 21 dicembre, alle 18,30, nel giardino della Biblioteca Universitaria, organizzata sempre dall'Associazione "Borgo Marina",si è creato un angolo multietnico a titolo "L'accoglienza è sacra" dove, dopo l'introduzione del Sindaco Gnassi, accompagnato dai due assessori Visintin e Sadegholvaad, sono stati letti brani dei testi sacri del Corano e del Vangelo con accompagnamento musicale e buffet e the caldo. La partecipazione è stata multietnica con la presenza di riminesi sensibili al problema, ma con la  partecipazione di pochissimi residenti del Borgo. Sono risultati assenti i tanti che si sono sempre pianti addosso e lamentati della situazione del "loro" Borgo. Questi, con il loro spento Natale, hanno, a mio avviso, perso una bellissima opportunità per rendersi conto che gli extracomunitari della porta accanto sono splendide persone, come pure le loro mogli e i loro bambini, con i quali ci si dovrebbe rapportare positivamente e quotidianamente. Non si rispettano i canoni della solidarietà, dell'accettazione della diversità, dell'integrazione sociale e religiosa, se ci si arroca all'interno delle proprie abitazioni erigendo un muro nei confronti degli immigrati, qui residenti, stando in attesa del Salvatore. Non avrei mai pensato che io, da "laica", potessi vivere questa preparazione al Natale 2011 in modo così splendido, anche se faticoso, grazie soprattutto all'incontro con nuovi amici come Jqbal, Hossein, Aladin. Naturalmente nel Borgo, con l'anno nuovo che verrà, resteranno tutti i problemi di ordine pubblico, che ben conosciamo, ma per cambiare, anche solo per un attimo, l'atmosfera, basta, come ha fatto notare il Sindaco Gnassi, nel suo intervento nel giardino dell'Università, due candele accese, una buona musica, alcune letture e un pubblico multietnico per sentirsi in Europa e non nel Ghetto.


 Carla Forcelilni (Associazione Basta Merda in Mare