martedì 6 dicembre 2011

Comunicato M5S

Cs - Siamo con il sindaco Gnassi, dalla RIminizzazione alla RIcostruzione di Rimini

Leggiamo dei dissapori all'interno della maggioranza e dell'anatema lanciato al sindaco dal capogruppo del PDL minoranza sulla questione del cemento/mattone. Per una volta ci sentiamo di appoggiare il sindaco Gnassi nella sua crociata contro il mattone facile ed indiscriminato.
Al di là di andare a vedere caso per caso il titolo a costruire per sterilizzare ogni eventuale futura richiesta di danni per diritti lesi, è indubbio che un freno alla cementificazione va messo.

Va messo per ragioni ambientali perchè il territorio è finito, ma ancora prima va messo per urgenti questioni economiche e, se veramente si volesse fare innovazione, come base di partenza per nuovi processi di recupero, risparmio, ricostruzione.

Già le banche nicchiano ad impiegare soldi nell'improduttivo mattone, il mattone non è come un'impresa che genera beni in continuazione, il mattone esaurisce la sua spinta economica nell'atto della compra-vendita, occorre quindi spostare la poca liquidità disponibile alle imprese che generano beni/servizi possibilmente riutilizzabili ed esportabili.

Ad esempio: se invece di costruire la quarta linea dell'inceneritore si fosse optato per finanziare una catena di recupero e riciclo di quelle risorse che sono i rifiuti, oltre ad avere aria un pò meno inquinata avremmo risparmiato materie prime, prodotto nuovo lavoro e opportunità e magari generato un modello sistemico da esportare come conoscenza. Lo si può ancora fare ma sopratutto lo si deve fare.

Ingolfare ulteriormente di mq un'asfittico mercato immobiliare di questi tempi soggetto e oggetto di tassazione a livelli finora sconosciuti oltre a non aiutare una ripresa dei valori immobiliari potrebbe determinare il definitivo collasso del sistema creditizio/economico.

Ecco perchè il richiamo del sindaco Gnassi ha un suo senso logico e calzante se seguito dai fatti concreti che nel nostro programma abbiamo indicato e su cui tutte le persone di buonsenso possono concordare.

Una moratoria sul nuovo da costruire di 20 anni renderebbe di colpo appetibile tutto il costruito invenduto, non solo, renderebbe anche favorevole l'urgente riqualificazione dell'esistente utile a far lavorare le maestranze del settore e a riconvertirle in quello che sarà il grande business del futuro. Riconversione, ristrutturazione, riciclo, risparmio...

Certo ci saranno imprese e professionisti che si dovranno aggiornare e riposizionare su nuovi modelli economici, ma fu così anche con la bolla speculativa della new-economy ed ora sappiamo che fu un beneficio.

Sindaco Gnassi, non siamo mai stati teneri con lei, ma lealmente e apertamente su queste battaglie avrà il nostro appoggio in consiglio comunale. Lei che è stato innovativo con la Notte Rosa, prosegua nell'innovazione trasformando il suffisso RI di RImini in un marchio: RIsparmio, RIciclo, RIutilizzo, RIstrutturazione, RIgenerazione.
Un'idea del genere da un guru della comunicazione costerebbe oro, noi glielo offriamo gratis !!