martedì 20 dicembre 2011

Un Dramma


Al contesto nazionale reso drammatico dal terremoto sociale provocato dalla manovra, a Rimini aggiungiamo una indigena discussione sui mattoni, pervertita dalla commedia delle parti: gli inventori ed esecutori delle varianti di ieri si sono trasformati in verginelle ecocompatibili. Abbiamo scritto dei tre consiglieri della zona sud, che per fare un campetto da calcio, erano disposti a concedere 1200 appartamenti. Per onestà informativa dobbiamo ammettere che non erano soli, il capogruppo Agosta è stato un fedele cameriere delle scelte compiute, con l'apoteosi dell'ultima infornata di varianti e piani particolareggiati in scadenza di legislatura. Il regista è stato premiato con un assessorato che vale come un posto in parlamento, chi si è opposto a questo andazzo nella migliore tradizione stalinista bersaniana veniva bollato come matto o trattato da Pazzaglia. Una dedica la merita Gnassi, nella antica versione si è sempre ben guardato dal combattere questo vezzo amministrativo, il sodalizio con Melucci lo portava ad interpretare il ruolo di segretario provinciale non parlante, non ricordiamo una 
presa di posizione contro il sistematico uso di varianti che in latitudini normali sarebbero guardate con attenzione sospettosa. Il Giovane fece anche una breve e facilmente dimenticabile presenza come assessore provinciale al Turismo, sapeva che mettersi contro il Vate era pericoloso, lo avevano testimoniato i tre antichi padrini bastonati in progressione temporale. E' diventato Sindaco grazie a questa alleanza, che ha indotto a lavorare per lui tutto l'apparato fedele a Melucci, con la furbizia di fare scendere in campo Arlotti, dividendo i voti ed aiutando il Giovane a vincere le primarie. Dobbiamo ricordare anche altre figure di prima grandezza democrat, l'attuale segretario Petitti  non è cresciuta all'ombra gracile di Tonino ma sotto il capace ombrellone di Maurizio, lo stesso Vitali è stato un fedelissimo del Duo Ravaioli&Melucci, non ha emesso un vagito curiale di contrarietà e per questo devoto silenzio è stato incoronato nell'ente in scadenza. Il discorso per comodità ci porta in casa margherita, una volta zeppa di puristi dell'urbanistica, le prime uscite del citato Agosta erano animate da candore edilizio, senza trascurare il vecchio cantore dell'etica applicata ai mattoni, un certo Maggioli, oggi ricco consigliere di Hera, i Piva rappresentano il manuale del fai da te familiare, hanno raggiunto vertici impensati che solo nel Pd potevano scalare. Terminiamo con la categoria dei padri putativi, quelli che non compaiono in prima fila ma rappresentano il potente apparato sindacale e politico. Il più forte è senza dubbio Bugli Salvatore, uscito da tempo dal cono d'ombra del Magnifico acciaccato dai debiti dei piloni, svolge un ruolo decisivo, compila comandamenti ed ordini, zigzagando tra Grattacieli e Consorzi del Porto, ma rimanendo un punto di riferimento imprenditoriale. Terminiamo con Chicchi, una volta disse al Gnassi, a quel tempo amico di Melucci, di andare a lavorare, oggi dicono sia ridiventato il guru del Giovane. Li abbiamo combattuti perdendo nettamente, non vediamo altri candidati alla sconfitta, solo rassegnati ed incapaci.