domenica 18 dicembre 2011

Il Futuro


Portato a compimento il compito della Merkel&C, Monti ha due strade: diventare un padre della patria od una caricatura in mano ai partiti. Sta scemando il clamore suscitato attorno al Bocconiano, anche Giorgio si è fatto prudente, una sua specialità, la grancassa mediatica si è dissolta, su Repubblica i commenti dei lettori sono impietosi, sta girando il vento bancario, aspettiamo il giudizio del nostro idolo Tremonti, l'unico che non ha ancora parlato e votato un Decreto SalvaCasta e Chiesa. Usciti da una emergenza, i cui contorni si fanno misteriosi, non potevano perdere tempo per le cabine elettorali che in paesi messi peggio di noi come Spagna e Grecia hanno funzionato benissimo, per Monti la scelta diventa indispensabile. Non siamo convinti che arrivi al traguardo prefissato del 2013, anche il Delegato ai PP sembra avvertirlo, ha preparato i santini per le primarie contro la Marchioni, al Circolo Nautico sono ansiosi di votarlo. Il Professore si sta divorando l'enorme credito vantato, a Bersani non ha dato la fascia C, ha bastonato i pensionati della Malesani, a B ha invece concesso la possibilità d'uscire dal cul de sac delle indagini e processi, ha avuto più assoluzioni in un mese che accuse in diciassette. L'unica possibilità che gli rimane è prendere il posto di Azzurra Casini in gradevole compagnia con Fini e Rutelli con il merito di avere confezionato un grande pacco agli italiani, nessun leader avrebbe osato imporre queste scelte, hanno scelto il male minore tra quelli imposti dalla tedesca con il pessimo lato B, accettando un commissariamento istituzionale e contando sulla debolezza di SuperMario nel medio periodo. Nelle prossime, molto prossime elezioni avremo sorprese gradevoli, forse saranno in contemporanea con quelle riminesi, ci sono segnali precisi nei democrat, anche il Giovane sembra avere giorni contati ed amari, per fare un bagno in sicurezza dovremo aspettare il 2017, ditelo alla Rinaldis.