venerdì 2 dicembre 2011

Il Niente

Il Silenzio Amministrativo, un ramadan che dura da sei mesi, spiega meglio di qualsiasi analisi il Niente che caratterizza Rimini. A fronte del Niente conclamato chiediamo cosa serva mantenere in vita una pletora di segretari particolari, addetti stampa, pubbliche relazioni, gratificati con stipendi dirigenziali da 4/5000 euro mensili. Basterebbe che Gnassi avesse il coraggio d'affermare che sono tutti indispensabili e dichiarare pubblicamente che tra i 1300 dipendenti pubblici nessuno era in grado di svolgere il lavoro del Niente, oppure non era possibile distoglierli dai compiti affidati. Se davvero si decidesse a manifestare concretamente il nuovo con il quale si è presentato e stravinto le elezioni, il solo costo del suo staff potrebbe spesare due asili nido, non servirebbe lo stabile, la sala consiliare va benissimo nella sua inutile silenziosità. Insistendo sul Niente, siamo costretti ad annoverare una serie di assessori fantasma, non li conosce nessuno, quando si ha la sventura di farlo, lo stesso Sindaco deve ammettere che era meglio un loro silenzio. L'Amministrare del Niente, a chi non fa Niente, non succede Niente, sembra questo il vanto del Giovane. Aprendo un discorso più politico, il Niente di oggi è sempre meglio del molto per pochi nei dodici anni di ieri, che hanno aperto alcune nostalgie canaglia, l'amico Sceicco diventato tra una Dubai e l'altra, capogruppo non ciellino, ha apertamente rimpianto l'epoca d'oro bipartisan di Melucci, dopo che dei Ravaioli si torna a parlare solo per meriti sanitari. Era pronto a consegnargli una benemerenza cittadina, a Riccardi ha portato bene, senza raggiungere però l'apice della comicità dell'altro capogruppo, quando ha affermato che le critiche a Gnassi sono vere, ma nutrono fondate speranze che il Giovane si possa emendare a colpi di Grattacieli, ritornando pentito alle vecchie linee guida. Facciamo queste considerazioni unendole per correttezza all'onesta ammissione che ci eravamo sbagliati sui tempi, non avevamo previsto un calo così rapido dello spread con la Città, anche i giornali di Casa e Cna stanno menando sul Niente.