venerdì 2 dicembre 2011

Consiglio Comunale di Riccione

24 Novembre 2011 - Consiglio Comunale di Riccione

La sera del 24 novembre 2011, nella sala del Consiglio Comunale di Riccione, ci è stata data la più grande lezione su come si può negare la democrazia ai cittadini.

E non era la prima volta. Già nel 1997 un primo referendum era stato negato ai riccionesi. Allora c’era il PDS e nonostante tutte le trasformazioni susseguite, fino all’attuale PD, oggi ci è stato confermato che “democraticamente” si possono precludere quegli strumenti democratici per i quali si è lottato.

Resta il fatto che nel corso di quel Consiglio abbiamo assistito al una grande prova di “arrampicata sugli specchi”. I Consiglieri della maggioranza ne hanno dette di tutti i colori sia per giustificare la loro obbedienza all’ordine ricevuto, sia nel tentativo di “negare l’evidenza” sul progetto TRC, il più grande errore del secolo se realizzato.

E che dire dei “cespugli” che avevano manifestato la loro contrarietà al progetto? Hanno avuto 15 anni per arrivare a ritenere il TRC “un progetto non adatto alla mobilità per Rimini e Riccione e ormai superato”. Sono bastate invece alcune ore di “riunione politica” per fare “dietro front”.

Incredibile poi la deliberazione che è stata votata. Anche se fantasticamente si pensa di congelare i costi di realizzazione ai 92 Milioni di €uro della delibera Cipe 93/2006, è certo che si dovranno pagare i costi riguardanti la gestione e che si dovrà ripianare il continuo disavanzo prodotto da quest’opera, nei termini previsti dal Regolamento Speciale sottoscritto con l’Agenzia Tram, fino a quando la Ferrovia non darà lo “sfratto” dalle sue proprietà!

Anche a Rimini succederà la stessa cosa. Quello che sconcerta è che tutto questo passi sotto silenzio, quasi arresi alla “tirannia democratica”, nel sottomettersi al “non c’è niente da fare, è tutto normale”.

Questa esperienza dimostra che lo strumento “Referendum” vale solo è esercitato dai Politici o dai Partiti. I cittadini, anche se provano, non potranno mai fare dei Referendum.

A Riccione era stato sottoscritto da 4.250 cittadini, circa il 20% degli elettori.

Dopo il referendum di Riccione del 1997, nel 1998 anche a Rimini avevamo richiesto il Referendum Consultivo sul TRC. Chiaramente negato.

L’unico effetto ottenuto è stato che, in occasione di modifiche al Regolamento Comunale, le firme dei cittadini necessarie per indire un Referendum Consultivo sono state aumentate da 2.500 alle 4.000 attuali.

Walter Moretti

Comitato “Rimini Città Unita”.

Rimini, 2 dicembre 2011