mercoledì 11 maggio 2016

CS M5S Santarcangelo

La carica dei 400 
Quando al cemento, non riesci proprio a rinunciare 400 Appartamenti, 4 nuovi supermercati, 3 alberghi. Questi sono i numeri che si celano dietro a quella presentazione idilliaca che la nostra amministrazione ci sta propinando da giorni su tutti i mezzi di informazione. Numeri che si possono evincere scavando un po’ fra le tavole del POC, ma che praticamente scompaiono nelle paradisiache descrizioni del nostro Sindaco, ascoltando le quali sembra che ci si stia preparando a far diventare Santarcangelo un immenso parco verde solcato da km e km di ciclabili. Quando, a gennaio 2015, il Movimento 5 Stelle ha chiesto che si procedesse, come minimo, ad un censimento preventivo degli immobili sfitti per capire le reali necessità di nuove costruzioni nella nostra cittadina, ci è stato risposto in maniera piuttosto superficiale e frettolosa che ‘non si poteva fare’. Quello che invece sembra si possa fare, è affidarsi ad uno studio fatto con chissà quali metodi presi dagli anni 80, secondo il quale, siccome a Santarcangelo stanno aumentando i nuclei familiari, allora si rende necessario costruire per un totale di 400 e più alloggi. Qualcuno potrebbe spiegare alla nostra amministrazione che l’aumento di nuclei familiari è dovuto anche, ad esempio, ai micro nuclei che si vengono a creare sempre di più dalle separazioni? Situazioni spesso difficili dove se è vero che da un nucleo se ne creano 2, è anche vero che quasi sempre questi versano in gravi difficoltà economiche. Si potrebbe andare a verificare quanti siano ancora i campanelli senza nome al Borghetto, o magari ricordarsi che ancora oggi si trovi una struttura mai finita in Via Alessandrini. Nessuno sembra volersi rendere conto che già molte delle attuali realtà commerciali versano in condizioni difficili. Il centro Teorema che sopravvive a stento, come anche quello su Via Ugo Braschi, per non parlare poi del Trapezio, ancora semi-abbandonato. E davvero l’unica soluzione che si trova, è quella di aprire nuovi supermercati che di riflesso attireranno nuove attività commerciali? Il surplus ingiustificato di offerta commerciale non farà altro che creare ancora più difficoltà ai tanti esercizi che già faticano a stare sul mercato, basta guardare la lista delle chiusure per rendersene conto. Come non dimenticare poi l’idea meravigliosa di autorizzare l’apertura di 3 nuovi alberghi, giusto per togliere anche quel poco di fiato che i Bed and Breakfast cominciavano a prendere. Puntare sulla micro accoglienza, fatta in strutture magari storiche recuperate, questa sarebbe stata la visione di una vera ‘Città-Slow’ come cita il marchio di cui tanto andiamo fieri, puntare di più sulla mobilità sostenibile, predisponendo magari dei servizi ad hoc per chi viaggia in bicicletta, come potrebbe essere un parcheggio coperto dedicato in zona stazione. Censire, anche con metodi alternativi, tutti gli immobili inutilizzati prima di permettere nuove colate di cemento. Come non citare infine i favolosi voli pindarici sul lago Azzurro e il Santarini? Ci permettiamo di far notare che al momento la concessione per lo sfruttamento delle 2 aree risulta ancora in mano ai relativi proprietari. Siamo in una zona che anche nel recente passato ha avuto problemi di dissesto idrogeologico, e continuiamo a correre sulla strada della cementificazione, impermeabilizzando aree che in precedenza erano zone coltivate. Santarcangelo, per sopravvivere, ha bisogno di bellezza, di recupero dell’esistente, di un aiuto concreto alle attività presenti sul territorio, non di nuovi metri quadrati da vendere a peso d’oro, rubati per sempre a paesaggi e colori che non potremo più vedere.