mercoledì 18 maggio 2016

Immigrati e coperte

Gli immigrati sono esseri umani, ma in Italia, perché è questa la situazione che conosco, sono anche una coperta che tiene molto caldo, quando fuori fa molto freddo. Così nel freddo dei sentimenti, nel gelo d’animo, per chi vuole sentirsi solo parlare alla pancia, dimenticando il nostro passato nel dopoguerra, gli immigrati sono “sporchi negri”. L’idea di dar contro questi insensibili, unisce i poveri d’altre idee, semmai cresciuti nella bambagia che ora ripugnano. Dar contro a questi unisce gli estremisti dei primi, e ciò crea ulteriori estremismi opposti. Peccato che sia però una coperta corta per coloro che la stiracchiano o l’ammucchiano a seconda dell’aria che tira. Così per lo “stesso pulpito”, gli immigrati sono in ordine temporale: zecche da spedire a casa loro, persone da aiutare a casa loro, persone da accogliere se è possibile lucrarci sopra, persone bisognose da trattare come i bisognosi italiani. A quando la prossima versione ? E come sarà ? Ma questi soggetti, la mattina, quando si guardano allo specchio, come fanno a resistere allo schifo che evocano ? Per fortuna che i sindaci non ascoltano tutti gli ipocriti che dispensano loro consigli dai mass media, e per fortuna che i riminesi non dimenticano i voltagabbana, anche se lesti a cambiar veste perché, senza principi e senza morale, rispondono solamente all’aria che tira.
vittoria vacca