martedì 17 maggio 2016

La cricca di Antenore

Nell'ultimo cerchio dell'Inferno descritto da Dante Alighieri, sono condannati i traditori della propria città: immersi a testa in giù in un lago ghiacciato. Un'immagine di desolante solitudine. La stessa miseria etica di chi, unito solo da brama di potere e dai suoi succedanei, pretende non solo di governare, ma vorrebbe anche pilotare la nostra disillusione nei confronti della politica. Leggo su facebook di un ex cronista di avvincenti match calcistici di terza categoria, tra Taverna e Ghetto Turco che ora, catapultato in Consiglio Comunale, usa il suo tempo per denigrare un avversario politico che nemmeno sarà presente nelle prossime elezioni amministrative. Mi sarebbe bastato citare la nona bolgia, dove risiedono i seminatori di discordia, ma il mio obiettivo non è questo singolo nominato, prossimo compagno di banco dello scudiere di Pizzolante. Ho in mente un gruppo di dinastie che governano questa città da 70 anni, camuffate in un partito che si (auto)definisce democratico e "migliorista". Mi interessano i micragnosi che assecondano gli interessi di queste casate, sperando in un osso o in uno scranno, anche misero. Rintraccio notizie di una certa sinistra, dai tempi vitali propri di una particella quantica, che si attiva solo a 3 mesi dalle elezioni, pronta a drenare consensi al primo turno per poi vendersi nel ballottaggio. Sui cartelloni elettorali è tutto uno sbocciare di cuccioli di Antenore! Chi si ricorda di qualche mese fa, quando il Sindaco trasudava sdegno verso quella sinistra che ha venduto la sua anima per delle poltrone? Dov'è oggi quella riprovazione? Che ora non sia più conveniente? E vi ricordate del dossieraggio descritto in stile STASI da certa stampa bavosa? Dov'è? C'è una verità che è sulla lingua di tutti, ma taciuta in ognuno: chi per paura di perdere un'indennità, chi per l'ansia di non vedere riconosciuta una propria istanza. L'alleanza che si vorrebbe riappropriare della città, non ha in mente il benessere di voi cittadini e nemmeno lo slancio di un servizio alla comunità. L'unica cosa che li aggrega, stretti stretti come in un bacino che raccoglie percolato, è l'interesse familiar-personale. Senza la chimera di un tornaconto sarebbero già ad una faida tra scissionisti. Il movimento 5 stelle riminese è imploso, ma gli è "potuto succedere" perché al suo interno c'è ancora la libertà di dissentire, di indignarsi, di litigare ed anche di non essere certificati. Ma si solleverà nuovamente. Voi del PD invece non cadrete mai. Quando si è congelati a testa in giù, immobili in un Cocito ghiacciato dallo sbatter d'ali del proprio egoismo, non è possibile cadere. E nemmeno redimersi. 
Montalbano 
P.S.: "Per ch’io mi volsi, e vidimi davante e sotto i piedi un lago che per gelo avea di vetro e non d’acqua sembiante." (Tratto da 'La divina Commedia'. Dante Alighieri, 1304-1321)