lunedì 2 maggio 2016

Giù la Maschera !!

La storia dell’Anfiteatro riminese sembra proprio incredibile! Dopo che la stragrande maggioranza della cittadinanza, a cui si aggiungono ora partiti o formazioni politiche in corsa per l’amministrazione della Città, son favorevoli alla riscoperta del grande monumento negato, ora anche il Direttore del CEIS dice la sua. In un intervista apparsa in un articolo di un quotidiano locale on line, si è dichiarato disponibile allo sposamento di quella struttura educativa; anche se a determinate ed onerose condizioni. Si legge anche che non vi è neppure una Convenzione tra il Comune, proprietario dell’area, ed il CEIS, che è in preparazione da vent’anni (!) tanto ci vuole per redigere una Convenzione; un aspetto assurdo che si aggiunge ad un fatto grottesco. Oltretutto emerge che quella struttura, ha pure la necessità di ampliarsi per soddisfare un numero sempre più crescente di richieste d’iscrizioni. In sintesi, leggendo il predetto articolo, si capisce chiaramente di questo annoso episodio l’unico vero soggetto a cui la cosa non interessa nulla è proprio il PD locale; il partito che, anche con altri passati nomi, ha espresso gli amministratori cittadini da oltre settant’anni, e in particolare del disinteresse dell’attuale Sindaco sempre preso da tutt’altre cose evidentemente per lui più importanti. Ora non si comprende neppure a chi giovi il mantenimento di questo “status quo”. Però poi è facile, vista la crisi del tradizionale turismo rivierasco, fare campagna elettorale parlando di rilancio dei beni culturali, della romanità riminese e del valore che queste peculiarità possono dare alla città. Ma a queste cose bisogna crederci veramente e dimostrarle con fatti concreti; non con declamazioni di circostanza solo in determinate occasioni e alla bisogna. Infine il Direttore del CEIS indica possibili ben definite aree in cui trasferirsi, e quanto alla spesa ritengo che una buona politica potrebbe trovare un compromesso onorevole per tutti; … una buona politica però, che spero arrivi dopo le prossime imminenti elezioni amministrative. 
S. De Vita