martedì 24 maggio 2016

Game Over

Nelle ormai lontane memorie di quel tempo, l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico generava inquietudine in chi durante l’anno non aveva correttamente eseguito quanto dovuto. Ed ecco che c’era chi tentava di recuperare in fretta e furia, il famoso “galoppo del somaro”, provando a dimostrare ai docenti improbabili preparazioni; ma l’inutile tentativo, terminava sempre con sonore bocciature. Taluni malcapitati poi, i più abbienti, si avventuravano nella formula dei “più anni in uno” per rimettersi in pari con i corsi. Questo ricordo è tornato alla mente considerando l’ordine pubblico riminese, perché siamo nella medesima situazione. Dopo cinque anni di pressoché dormiente inerzia oggi, a fine mandato e alla vigilia di nuove elezioni, l’Amministrazione comunale in carica tenta di recuperare il tempo perduto. Perseguiti duramente i mettitori di piedi sulle panchine, ora è il turno della Murri con lo sgombero degli occupanti abusivi. Si la Murri, la vergogna riminese che fa bella mostra di sé da tempo immemore, popolata da abusivi di cui si conosce la presenza da altrettanto tempo immemore. Grande clamore anche stavolta, ma qualcuno direbbe: Ti piace vincere facile! E poco importa se nel territorio invece continuano quotidiani atti di microcriminalità diffusi ed assortiti. Questi due fatti narrati hanno molti aspetti in comune ma, probabilmente, un diverso finale. Nel caso scolastico i professori non si facevano illudere da quegli espedienti; nel secondo caso molti riminesi sì. Vorrei tanto essere smentito dai fatti. 
S. De Vita