Luigi Camporesi
Candidato Sindaco
Obiettivo Civico/Vincere per Rimini
Insieme per Rimini/Noi per la Romagna/Fare! Per Flavio Tosi
Movimento Libero Rimini
A: Boldrini & Partners
Palazzo Porta al Mare,
Via Gambalunga, 102,
47921 Rimini
In relazione alla vostra lettera di diffida [1] datata 05/05/2016, si comunica quanto segue:
1) Per quanto concerne la mia affermazione: "bilancio irregolare della Società del Palazzo dei
Congressi", e il riferimento alla: "Legge 69/2015" riportati nella mia lettera [2] ai soci di di AIA
Capital S.p.A. e AIA Palas Società Consortile a r.l.,
si comunica che il mio giudizio conferma i contenuti della sentenza 890/2016 delle Sezioni Unite
Penali della Cassazione [3], i quali sanciscono la sussistenza del delitto di false comunicazioni
sociali, anche con riferimento alle valutazioni, quando si discostano senza adeguata informazione
giustificativa dai criteri generalmente accettati, costituiti dai principi contabili.
2) Per quanto riguarda la mia affermazione: "1) la maggioranza delle azioni è in pegno a Unicredit
ed alla Banca Popolare di Vicenza",
si comunica che la delibera di Consiglio Comunale n° 105 [4], approvata il 21/12/2015, recita
testualmente:
"...1) di condividere integralmente i contenuti della relazione dell’amministratore unico di Rimini
Holding S.p.A. del 04/12/2015, a corredo del presente atto al n.10...",
e che, nella sua relazione [5], allegata alla delibera citata, l'Amministratore unico di Rimini Holding
S.p.A., Dottor Umberto Lago, scrive:
"...A tal proposito è opportuno evidenziare che rimini Congressi s.r.l., confidando nella possibilità
di portare a termine l'operazione di aumento di capitale da essa proposta e i relativi conferimenti
delle partecipazioni societarie in Rimini Fiera S.p.A. direttamente possedute dai soci pubblici con i
connessi crediti per dividendi (ordinario e straordinario) e, conseguentemente, di potere incassare,
entro il 31/12/2015, il credito per dividendi ordinari da essi congiuntamente conferito, pari a
complessivi circa 490.000euro, non potendo – in base ai vigenti regolamenti che disciplinano il
mercato A.I.M. - ottenere tale finanziamento dalla controllata quotanda Rimini Fiera S.p.A.,
proprio in vista della relativa quotazione, ha chiesto ad un'altra banca (Banca Popolare di
Vicenza) diversa da Unicredit, un "finanziamento ponte" di importo pari al previsto fabbisogno
finanziario residuo al 31/12/2015 (€ 1.600.000,00), da restitutire entro il prossimo 30 giugno 2016,
al termine della prospettata operazione di quotazione. La banca in questione si è resa disponibile
al predetto finanziamento ponte, chiedendo la concessione di un pegno temporaneo da iscrivere
sulle conferende azioni (dato che l'intera partecipazione diretta in Rimini Fiera S.p.A. già
posseduta da Rimini Congressi S.r.l. è già attualmente interamente gravata da pegno a favore del
soggetto mutuante Unicredit)..."
Inoltre, che la relazione dell'Amministratore Unico di Rimini Congressi Srl [6], Dottor Marino
Gabellini, allegata alla delibera citata, riporta testualmente:
"...valutato la disponibilità dell'unico istituto di credito (Banca Popolare di Vicenza)
oggettivamente in grado (data la conoscenza approfondita dell'operazione di quotazione nel suo
complesso) di potere assumere tale rischio e, quindi, di potere erogare un "finanziamento ponte" di
importo pari al fabbisogno finanziario residuo al 31/12/2015 (euro 1.600.000,00) da restitutire
entro il prossimo 30 giugno 2016, al termine della prospettata operazione di quotazione. La banca
si è resa disponibile al predetto finanziamento ponte, chiedendo la concessione di un pegno da
iscrivere sulle conferende azioni (dato che l'intera partecipazione diretta in Rimini Fiera già
posseduta da Rimini Congressi è già attualmente interamente gravata da pegno a favore del
soggetto mutuante Unicredit)..."
Risulta quindi evidente che, attenendosi alle decisioni deliberate dal Consiglio Comunale di Rimini,
su richiesta degli amministratori delle società della Holding, il quadro risultante è verosimilmente
quello configurato nella mia lettera in oggetto [2].
3) Per quanto concerne la mia frase: "...e in presenza di un debito bancario del gruppo non
sostenibile...", si osserva che, al 31/12/2014 si ha:
Debiti bancari:
Rimini Fiera S.p.A.: 27.230.341,00 euro
Società del Palazzo dei Congressi S.p.A.: 27.317.248,00 euro
Rimini Congressi S.r.l.: 43.071.581,00 euro
Totale debiti bancari: 97.619.170,00 euro
Risultati Economici:
Rimini Fiera S.p.A.: utile 2.984.288,00 euro
Società del Palazzo dei Congressi S.p.A.: perdita 1.795.676,00
Rimini Congressi S.r.l.: utile 4.087.711,00
L'utile di Rimini Congressi S.r.l. è influenzato dalla plusvalenza straordinaria derivante dalla
vendita dei terreni cosiddetti "Acquarena", complessivamente pari a 6.579.552,00.
Senza il provento straordinario dovuto alla cessione dei terreni, facilitato da una doppia variante al
Piano Regolatore Generale, vi sarebbe una perdita complessiva di: 1.303.229,00 euro.
Inoltre, la relazione dell'Amministratore Unico di Rimini Congressi Srl [6], Dottor Marino
Gabellini, allegata alla delibera citata, e approvata dal Consiglio Comunale, riporta testualmente
"...b) dalle interlocuzioni con l'istituto mutuante Unicredit è risultato impossibile il ricorso a
soluzioni dilatorie della scadenza, ovvero ad ulteriore finanza erogata dal medesimo istituto, per
fare fronte ad impegni che Rimini Congressi ha nei confronti di quest'ultimo..."
Si conferma quindi la verosimiglianza del quadro da me evidenziato nella lettera in oggetto [2].
Tanto era dovuto.
Luigi Camporesi
[1] https://drive.google.com/open?id=0B3bovsQK18CieHl2akkzNUFZRjQ
[2] https://drive.google.com/open?id=0B3bovsQK18CiTXpSMl8tYWtnQTQ
[3] http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-04-01/la-punibilita-prescinde-soglie-
102122.shtml?uuid=AC4ajTyC
[4] https://drive.google.com/open?id=0B3bovsQK18CiUXFOb3ZCMkJBVUU
[5] https://drive.google.com/open?id=0B3bovsQK18CiSkZxam5qS3p1cTA
[6] https://drive.google.com/open?id=0B3bovsQK18CiN05HQXpNNEV6anM