domenica 1 maggio 2016

Il 1° Maggio

E il lavoratore comprato ai tabacchi. Nel 2008 si collocarono 500 MILA voucher lavoro; nel 2015 ne sono stati sottoscritti 115 MILIONI. Nulla è più eloquente di questi due numeri per sincerarsi di come questo Governo, interpreta il I° articolo della Costituzione Italiana. Ma sono sia sadico che masochista e vi ricordo anche il ricatto elettorale degli 80 €, l'elemosina dei 500 € formativi riconosciuti dalla "buona scuola" agli sgarrupati docenti ed infine l'illuminato jobs act versione "Mr. Bean" di Rignano sull'Arno. In riguardo di quest'ultima iniziativa targata PD (sì, perché voi siete roba del Segretario Renzi), vi rammento anche che una volta finite le temporanee agevolazioni, il tasso di disoccupazione è tornato a salire: a gennaio 2016 segnava l' 11,7%. Questo è quanto. Oggi, la festa del Primo Maggio si festeggia in tabaccheria, nel momento in cui il nostro magnanimo datore di lavoro ci liquida una paghetta a cottimo. Potresti essere fortunato ed essere assunto come socio-lavoratore di qualche Cooperativa, magari di utilità sociale. Ecco allora che ti troveresti nei panni del perfetto lavoratore così come architettato dal Caro Leader. Vincolato dai vitali 1.000 € al mese, tuo malgrado sarai costretto a barattare la dignità della tua scheda elettorale ed incensare i tuoi stessi padroni. La tua autostima sarà di un dito sopra quella di un salariato Provinciale del PD o di un "manutentore notizie" della stesso partito/lobby. La grande distribuzione, volutamente favorita, digerisce imprese familiari e semina contratti precari vergognosamente rinominati "a tutele crescenti". Mi rivolgo ai sindacati: ricordatevi, ormai l'unico modo per difendere il proprio salario e la propria dignità è negarvi il mensile contributo sindacale. Non avrei mai voluto pensarci.
Montalbano