martedì 31 maggio 2016

Chissà cosa avevo capito

In questi giorni leggendo qua e là relativamente al clima pre-elettorale, ed in particolare di chi nel prossimo futuro andrebbe “a bussare cassa” a chiunque sia il vincitore, millantando il proprio impegno civico, ed anche di chi si erge ORA a paladino della legalità, sempre per stemperare i toni e sorridere un po’, mi sovviene la barzelletta che vi andrò a raccontare. Un giorno una ragazza torna casa dopo anni di assenza. La famiglia festeggia, ma alla domanda del papà circa il lavoro della ragazza per mantenersi in questi anni, la risposta fu a dir poco disarmante: “la prostituta”. Alla risposta il padre esplose in un’ira furibonda. “La puttana ?” e giù schiaffi . “Sei la vergogna della famiglia. Fai schifo”. La ragazza coprendosi il volto con le braccia nel tentativo di evitare la rabbia del padre, provava a replicare con: “ma babbo, da dove credi tirassi fuori i soldi per pagarvi il mutuo di casa?”. Ed il padre ancora con: “sei la vergogna della famiglia. Fai schifo”. E la ragazza ancora: “ma babbo come credi abbia i soldi per pagarmi la macchina nuova?”. Ed il padre replicava con “sei una vergogna della famiglia”, ma in tono un po’ meno furente. E la povera ragazza: “ed i soldi per far studiare i miei fratellini, come credi li abbia rimediati?”. Ma al padre, però sempre meno convinto continuava con: “sei una vergogna…”. E la figlia: “e la pelliccia per la mamma, che in inverno aveva tanto freddo e mal di ossa, con cosa credi abbia comprata?”. Allorché il padre, con voce sempre più insicura ed impacciata: “…puttana! …puttana? …puttana? …MA CHISSA’ COSA AVEVO CAPITO IO ?!”. Se per caso nei personaggi del padre, della figlia e della famiglia, ci riconoscete qualcuno in particolare, il problema non sono le mie allusioni, che non ho fatto, ma i personaggi stessi che anche voi riconoscete in questa storiella.
Corrado