lunedì 30 maggio 2016

Queste Elezioni

Sono una Giungla. Mi è capitato di leggere un articolo del signor Bruno Sacchini relativo un vademecum per le amministrative di Rimini. Ovviamente il signor Bruno solo in fondo proprio articolo manifesta la propria non imparzialità indicando chiaramente la propria soluzione ai problemi riminesi, ma non di questo vorrei scrivere, seppur io creda di non sbagliare nel ricordare chiari trascorsi politici o vicino alla politica stessa, il signor Sacchini. Con il signor Bruno condivido appieno che le liste civiche, civetta andrebbero evitate, se non come la peste, almeno come quelle cose che vogliono turlupinare la buona fede degli elettori. Ovviamente solo alla fine nel suo articolo, si comprende perché andrebbero evitate solo quelle in appoggio al signor Gnassi. Circa i piccolissimi partiti nazionali, penso che il comizio di uno di questi, tenutosi in Piazza Cavour, possa rassicurare il signor Sacchini; infatti oltre ai 3 o 4 candidati veri, vi erano DUE persone DUE come pubblico, e non mi pare di aver visto neppure i candidati riempilista. E neppure si sono viste le 350 persone chiama firmato affinché questa lista si presentasse alle elezioni. Purtroppo il signor Bruno, sorvola sui simboli di partito chiaramente, volutamente, scopiazzati male; simboli che se li guardi distrattamente, fanno pensare che il signor Grillo alla fine a qualcuno la certificazione l’abbia data. Concludo questa mia lettera non chiedendovi di votare Pecci, Gnassi o Camporesi, fate ciò che vi suggeriscono il cuore ed il cervello, ma visto che il signor Sacchini invita a votare per una coalizione che vorrebbe richiamare il “MoVimento 5 stelle”, vi invito ed invito quindi anche Sacchini a meditare su due aforismi dello scomparso signor Casaleggio ossia: “Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi.” ed “Al minimo dubbio, nessun dubbio.”. Se siete persone che ragionano, sapete già chi tra i candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale, siano “esempi” fedeli delle “parole” che vanno predicando; sono altresì certo che al minimo dubbio, non avrete dubbi. Alla fine della favola, anche Mowgli, bambino senza esperienza, diffida sia di Shere Khan, ma pure dei tanti Kaa imbonitori.
Vittoria Vacca