martedì 27 giugno 2017

Impresa titanica

Alla Tosi a Riccione è riuscita un'impresa titanica, su cui nessuno avrebbe scommesso un euro perché uscire di scena in quel modo significava avere chanches prossime allo zero di rientrare dalla porta e con la chiavi dopo essere stata sbattuta fuori dalla finestra, parafrasando il detto. Questa vittoria che è solo di 1,5 punti percentuali, evidentemente poteva essere dell'altra parte, essendo così risicata la differenza anche se abbastanza tipica dei ballottaggi ma di solito sono almeno 2-3 punti. In questo caso diciamo pure un aiutino dalla Fortuna che sposta 500 voti da una parte all'altra a seconda se spira Ostro o Garbino, cosa danno in tv, se al mare si sta bene etc., Un quasi pareggio dunque che tuttavia anche per un solo voto consegna la città a chi arriva primo, anche il recordman mondiale dei cento metri lo è di un niente sul secondo. Il segretario del Pd provinciale per me coglie nel segno quando afferma "siamo diventati il partito degli antipatici, dell'establishment, invece di essere la soluzione siamo il problema": al netto degli iscritti, dei militanti da generazioni, da chi vota per convenienza personale, il Pd è un partito molto mal visto dai 3/4 di votanti che non lo vota, non solo non-votato ma di più: detestato, simbolo del peggio della politica per tanti, sia vero o no. Tornando alla Tosi che oggi gongola essendo riuscita in un'impresa al limite del possibile, del credibile, del ragionevole, dell'ipotizzabile, credo abbia vinto per una concomitanza di fattori come sempre accade. Tralascio la questione Patto Civico, gli interessi rappresentati dalle due candidate e il peso dell'endorsement di Gennari, questioni che sarebbe troppo lungo affrontare e di cui non ho piena padronanza. Fondamentale è stato arrivare davanti alla Vescovi al primo turno: sia per lei essendone galvanizzata, sia di fronte a Riccione, perché c'è sempre una percentuale di qualunquisti che vota chi è davanti, ossia il nome additato come vincente. Inoltre, oltre a trovarsi di fronte una avversaria motivata come raramente si vede in politica direi da coltello fra i denti in senso buono, alla Vescovi è mancata una determinazione così stra-ordinaria. Sarebbe mancata a chiunque avessero messo al suo posto, ma forse ancor più a chi tutto sommato della politica può fare a meno. Inoltre, non è scesa nell'arena, non si è scomposta come avrebbe dovuto per poter vincere, non ha perso le staffe, l'aplomb, per battere una forza simile sarebbe occorsa una forza pari e contraria che la Vescovi non ha potuto o voluto mettere in campo pur non risparmiandosi etc. Personalmente non credo che città così piccole e tutto sommato senza grossi problemi che filano via liscio, abbiano tutto questo bisogno di essere "governate", in passato era sufficiente una persona e buonanotte. Ma se siamo calati in questo sistema dove enti si aggiungono a enti da 50 anni per trovare lavoro ai politicanti (e non mi riferisco all'ottima Tosi), e se Riccione deve per legge avere Sindaco, Giunta etc., bene allora trovo buona la cosa che una realtà ancora così vivibile, un'isola felice, un posto ancora come si dice a misura d'uomo con la vittoria del centrodestra resti fuori dal bordello, dal calderone, dalla casbah riminese piena di guai e problemi che per di più non può nemmeno affrontare perché deve sempre aspettare l'ok da Bologna. E a proposito di Bologna penso per dire l'ultima che un errore molto grosso sia stato commesso a metà campagna elettorale facendo venire a Riccione a fiatare sul collo alla candidata Pd Bonaccini & Gnassi. Questa cosa giammai si sarebbe dovuta fare conoscendo la propensione al civismo dei riccionesi, una certa insofferenza a "stare sotto" a Bologna e Rimini, dopo la prepotenza del Trc. Questo forse ha aperto gli occhi a tanti, nonché si è prestato a essere usato in modo strumentale, su cosa avrebbe rappresentato in questa fase di affanno del Pd tornare a essere sobborgo di Rimini che è sobborgo di Bologna e hanno detto no grazie. Non è questione di essere isolati ma di essere altro e diverso da Rimini fratelli ma non gemelli.
Zobeta