lunedì 19 giugno 2017

Ovvio

Maggioli ha detto l'ovvio quando ha detto che a Forlì non serve un aeroporto, ma la verità non si può dire nel paese delle menzogne e delle manipolazioni. Rimini bene o male ha il turismo, un aeroporto di lunga tradizione uno dei primi e pochi aeroporti italiani, Rimini-Miramare, ex ganglio della difesa Nato, a servire da 50 anni il turismo costiero se dovesse reggersi con gli abitanti non si reggerebbe. A Bologna hanno fatto il vuoto attorno: e come si può pensare che Forlì regga un aeroporto coi suoi 100.000 abitanti anche nell'era in cui l'aeroplano lo prendono cani e porci e non solo ricchi turisti o businessman!? Andrebbe in rosso subito, tesi mia: gli americani si interessarono perché giammai Nato e Difesa possono nemmeno lontanissimamente immaginare che qui a due passi da Cervia dove c'è la più importante base aerea e non solo del Nord Italia esso finisse in mani russe, e fu acquisito su indicazioni del Pentagono che è molto attento allo scacchiere mediterraneo come noto da sempre come tiene sotto controllo tutto il pianeta e non scappa una mosca e questa anche se chi vi abita non lo sa è zona caldissima per un'infinità di ragioni. Forlì va bene un pista d'atterraggio, mai potrà sostenere senza andare in rosso i costi di uno scalo come mai potrebbe Rimini se non ci fosse il turismo, con tutta la simpatia per gli amici del Ronco e il loro comprensibile desiderio di avere un aeroporto ma è una pietosa bugia, il Ridolfi che aveva passeggeri è stata una parentesi nella storia di questo scalo, che non si potrà giammai ripetere, si mettano l'anima in pace, poi hanno tutto il diritto di decidere loro quello che va bene per Forlì, io dico come la penso.
 Pepp