lunedì 19 giugno 2017

In Sicurezza

I giornali (?) locali hanno messo in risalto l'opera del Questore di Rimini, in merito alle dotazioni di sicurezza che dovranno essere usate in occasione della Molo Street, un pò anche Parade, per concludere che in caso di mancata ottemperanza non verrà rilasciata l'autorizzazione prevista dall'Art 68 del Tulps, impedendo lo svolgimento di una delle due opere alcoliche previste nel Lungomare di Gnassi. Si è fatto naturale riferimento ai fatti (luttuosi) di Torino. Un convinto applauso al Dirigente, ma un secondo dopo chiedo per quale ragione per i "fatti" torinesi non sia stata subito richiamata l'ottemperanza di tale normativa ed abbiano invece tentato di gettare in pasto agli avvoltoi giornalistici la sindaca Appendino, per caso a 5 stelle. Sono sicuro che tutto andrà secondo tradizione e la festa non sarà scambiata per la palestra dei giovani terroristi ma, al massimo, degli ubriaconi molesti. Volevo solo ricordare (prima) le dinamiche organizzative previste dalla legge. Ogni iniziativa pubblica deve essere preventivamente autorizzata sotto il profilo della sicurezza. E' scontato anche per le ancelle informative che la responsabilità è dell'Amministrazione qualora venisse appurata che l'occupazione di suolo pubblico (competenza comunale), sia stata rilasciata senza essere subordinata a quella in materia di sicurezza. I controlli (mancati) ricadono sugli organizzatori dell'evento. Per essere chiaro anche per gli amplificatori del regime, fino a qualche tempo fa la Molo Street era piena di venditori abusivi, quelli che da 30 anni vengono combattuti ..per dire. Se fosse successo qualcosa era colpa di Gnassi? Assolutamente no. A lui basta quello che ha già fatto.

PS Consigli per l'appuntamento riminese: a) Venga imposto un numero massimo di partecipanti b) Copertura totale con telecamere, per i diretti controlli e per accertare eventuali trasgressori c) Un limite orario (umano) per la festa.