lunedì 5 giugno 2017

Prima volta

Per la prima volta il candidato Sindaco del Patto stipulato da un notaio di Rimini, è stato costretto a dire che esiste una teoria per cui Renata avrebbe una qualche responsabilità nella muraglia di cemento e asfalto che deturpa (come purtroppo previsto) il centro città. Lo fa con delicatezza, come una dimenticanza, perché al copione che i suoi sceneggiatori gli impongono ma non ci crede nemmeno lui. Non ci crede perché sa che non è vero. Sa che non è vero perché c'era. Sa del sangue che abbiamo sputato, sa dei progetti redatti senza i muri e portati in tutti i tavoli, sa delle perizie ad altissimo livello tecnico sulla fattibilità dei 'semafori intelligenti' che abbiamo esibito in tutte le stanze anche in quelle più alte dei ministeri romani, sa dei numerosi viaggi ufficiali e non fatti a Bologna ed a Rimini, sa della sete di vendetta mista a disprezzo per l'ardire di Riccione di alzare la testa che certi ambienti riminesi non ci ha mai perdonato, sa degli incontri con ministri ed onorevoli che poi si sono fatti di nebbia, sa che alcuni consideravano la muraglia un'opera strategica necessitante solo di qualche “fiorellino” sulle ringhiere, sa che questi 'alcuni' avrebbero dovuto convergere sulle nostre proposte per il bene della città ed invece hanno, come sempre, ubbidito agli 'ordini di scuderia', sa che molti di quelli ora stanno con lui, sa che sia io che Renata abbiamo battuto i marciapiedi della città, da quando lui era ancora un ragazzo, per spiegare quanto oggi è chiaro a tutti, sa che nulla è rimasto d'intentato, ma la partita era truccata. Per tutto ciò, sa che la grande falsità che gli impongono è la più cinica delle crudeltà e delle ingiustizie. Ma quando i tuoi mentori sono il gatto e la volpe neppure la fata turchina può salvarti dall'inganno e senza giustizia e verità, la pace è solo un concetto orfano delle sue fondamenta; … nel primo Natale insieme, regalai ai colleghi assessori un'immagine tratta dall'opera del Lorenzetti sul 'Buon Governo' con in evidenza il versetto del cartiglio tratto dal libro della Sapienza: “amate la giustizia voi che governate la terra”...chissà se è rimasta in qualche cassetto...
Roberto Cesarini