sabato 6 giugno 2020

Effetto Prodi

Quando vedo Prodi mi succede la stessa cosa di quando bevo latte al mattino, anche una goccia mischiata nel caffè. Soffro tutto il giorno di coliche. È moda che al raggiungimento degli ottant'anni i politici, militanti democristiani, escano dai loro sepolcri imbiancati per fare il tagliando di sana e robusta costituzione. Del resto credono nella resurrezione. Prima bisognerebbe togliere il disturbo.... D'incanto distillano presunte pillole di saggezza, pasturano sussurrando alle sardine per farle abboccare meglio. Non usa l'amo, troppo difficile e costoso, direttamente la rete. Si ripresenta ammantato di una misteriosa luce sinistra, non quella bertinottiana, forse dovuta alla prospettiva del faro che lo illumina d'immenso. Cosa non si fa per un po'.... Mussolini teneva accesa la luce del suo studio tutta la notte d'altronde. È stato riesumato dai poteri forti che vogliono verificare con un ultimo accertamento, dopo di che non più ripetibile, chi sia stata la mano assassina del Prodi bis. O forse solo per sentirsi dire e fare dire che occorre abolire l'uso del contante. Se lo dice Prodi! Ecco risolti tutti i problemi di questo sciagurato luogo di delitto e castigo, commedia e farsa. Credo sia il minimo che meritiamo; un continuo gioco di prestidigitazione non c'è più et voilà è tornato. Siamo un Paese corrotto oltre il midollo, un distillato di furbi cretini e falliti veri. Distruggono tutto quello che non appartiene o non si trovi dentro i confini delle proprietà private. I dipendenti pubblici sono persuasi sempre da una strana svogliatezza nel 70% dei casi, assistiti da tutele sindacali che premiano taluni, i privilegiati, dimenticandosi completamente di altre categorie di lavoratori innominati e innominabili per concertazione. Tanti col bage che si timbra da solo, vincitori di concorsi cuciti da abili sarti su misura o baipassando il problema alla Palamara per citare il vero sistema in uso ovunque.... Un paese di arroganti perfino se si diventa assessori di Monte Cucco piuttosto che di Vagliano in Foglia con 15 abitanti da amministrare. Figuratevi quelli che si trovano lassù nel blu dipinto di blu tanto che usano auto blu e hanno sangue blu... Le Élite del Paese, quelle vere, col sangue rosso e le palle gonfie, sono invece stanche, provate, ammutolite, sconfitte e ridotte in riserve come indiani metropolitani. E non siamo nel '77. Rappresentano non più del 5% della popolazione ed hanno perso ogni speranza. È tutto finito! Notate che in questo locus da Monti, passando a Renzi, per finire a Conte, prima si diventa P.d.C. poi si fondano partiti politici... Emeriti sconosciuti o appartenenti all'alta burocrazia per magia di una polverina strisciata tra le mani di.... ascendono o salgono a prestigiosi incarichi. Il mondo alla rovescia. Ma del resto un Paese che non riesce ad avere bagni pubblici decenti perché vandalizzati o perché si "arrubano" tutto, pure i sanitari compresi le tazze da culo, non può essere che il fanalino di coda dell’Europa, una comparsa o la prima nazione dell'Africa. Pretendere di più non è possibile. Ci vorrebbe prima una rivoluzione culturale, mentale e istituzionale. È evidente come non siano più né funzionali, né efficienti ridotte a salotti di case private. Non siamo più 'Roma o morte", ma come suggerisce un amico: Raggi o morte.
P. S. Per fortuna che è tornato Prodi. L'oracolo divinante (delirante) che aveva predetto il futuro: "con l'euro...". Andate avanti voi sapete come è finita.
Roberto Urbinati