domenica 14 giugno 2020

Primo Giorno

Il primo giorno del Festival Casalino è finito. Lo spettacolo è la continuazione del lockdown. Invece degli aiuti, sussidi, casse integrazioni, aperture, scuole, giustizia e le riforme mai evocate come adesso, arrivano i padroni, ci intimano giustamente come e cosa fare. Una sinistra pagliacciata mediatica. Perfino Avvenire, quotidiano delle chiese chiuse, mostra qualche timido ripensamento. La corrente vaticana leggermente (?) sandinista, osserva in silenzio. In fondo hanno educato loro il nostro Giuseppi. Al tavolo imbandito (lussuosamente) di Villa Pamphili, gli invitati per caso sono i grillini. Hanno già deciso, sotto lo sguardo padronale, della Ursula e Lagarde che dobbiamo ingoiare fino in fondo, come nei migliori porno film, tutto il Mes. Qualcuno lo spiegherà a Gigetto? Lo abbiamo mandato in giro per l'Europa mostrando che siamo il paese dei mandolini, con reddito di cittadinanza per delinquere. La scena cult della giornata è stata l'appello di Casalino, letto da Conte, per invocare la presenza coreografica delle opposizioni. Salvini riesce finalmente ad esercitare il mestiere che lo ha reso famoso: uomo delle piazze. Nessuno riesce ad attrarre i cittadini come lui. Perchè nel presunto governo giallorosso non lo imitate? Grillo era un fenomeno. I grillini sono nati nelle piazze ma concepiti in vitro. Sono sicuro che avrebbero accoglienze calorose. Il festival di governo dovrebbe durare una settimana. L'audizione più attesa sarà quello del rivoluzionario Landini. Sparano cifre e riforme. Quella meno costosa si aggira sui 200 miliardi, per un paese con un debito così irrilevante non creano problemi. Eppure La Stampa e Propaganda degli Agnelli e Cairo, parteggia per queste robacce indigeste alla larga maggioranza dei cittadini. Non lamentatevi se nessuno legge più il Carlino. L'altro è una fotocopia (brutta) di Chiamami Melucci. L'unica luce è arrivata dalle parole 4 stagioni del Colle, come i messaggi di Radio Londra, le devi decifrare. Spero si sia convinto. Possiamo aprire le scuole ed i seggi. Le regioni del nord hanno iniziato la silenziosa secessione, se ne vanno senza rimpianti, in attesa della svendita delle "bellezze" del paese, mentre De Luca continua a foraggiare Crozza. Mes, Tav e Ponte sullo Stretto, temi su cui i grillini hanno fondato il loro precario impero degli scappati da casa, sono decisioni già assunte per noi. Dopo avere ripetutamente spergiurato sul passato glorioso sono pronti, prontissimi, veri giuda della politica, ad accettare i regali usurai, prima del fallimento. Per pascolare una mandria simile volevate Draghi? Sono convinto che in qualche angolo del Nazareno o S.Pietro stiano cercando qualcuno da offrire al posto dell'avvocato. Però gli fanno fare un partito. Il quarto cambio d'intestazione della sinistra con il deodorante. Quello ci vuole per votarli.
PS Speranza ci regala il vaccino. Vi conviene? Finite con la clausura.