domenica 21 giugno 2020

The Winner is Bonomi

Termina oggi il più disgustoso avanspettacolo prestato alla politica, già satura di giullari e comici a 5 stelle. Carlo Bonomi è il vincitore del Festival Casalino. Ha presentato il suo rap contro un governo di inadatti dalla nascita e peggiorati nella decrescita, che li porta ad essere una (infima) minoranza nel paese, ma congeniali per infilarci nel Mes, la tagliola della Ursula, Di solito il rappresentante degli industriali si comporta come i Boccia passati, arriva nella classica posizione novantagradista e chiede la mancia governativa. A Rimini vogliono un altro Pacco, questa volta marino. Ha osato lisciare pelo vaticano e capelli tinti, al presunto premier mai eletto. Anche il "suo" giornale lo ha descritto come il folle che chiede trasparenza, riforme, produttività e perfino efficienza a Tridico, il grillino della previdenza. Non ha implorato l'iscrizione al coro dei questuanti, interpretando follemente il ruolo dell'imprenditore. Repubblica è rimasta choccata, è abituata alle performance dei De Benedetti. Presidente Bonomi, non ha capito niente, la invitano alla più stupida, inutile, offensiva parade, con i culetti nascosti e lei si mostra così maleducato da chiedere a Giuseppi di raccontare la verità anche su..Regeni? Abbiamo assistito alla più grande distribuzione, con cascate di denaro pubblico rigorosamente a debito, ristorabile (forse) con tassi convenienti ma a condizioni mortali. Un paese in pegno, compreso De Luca.  Il linguaggio usato da Bonomi è stato ancora più irritante. Numeri, proposte invece di preghiere e concessioni.  Chi lo avrà voluto Presidente di questa arrogante Confindustria? Va finire che la colpa è di Salvini.