lunedì 1 giugno 2020

Ridicoli

Mi concedo una brevissima parentesi familiare. Lisa la più piccola (5 anni) delle tre nipoti, oltre al maschio che dicono (spaventati) assomigli al nonno, si è svegliata dicendo alla mamma: ho fatto un sogno bellissimo, io e la Bibi diminutivo della cugina Bianca, ci abbracciavamo perchè non c'era il corona. Commozione. Ritorno nella schifosa realtà: dire che le hanno provate tutte per mantenere a galla un governo, con il peso di 500 presunti scienziati del nulla, è puro eufemismo. Hanno goduto però della spinta sorridente di Zingaretti e dell'altro fenomeno ferrarese, un Franceschini per tutte le stagioni, mentre il Pd si incammina verso l'unione più cretina della sua (tormentata) storia. Riesce sempre a "convincere" fette di politica in vendita. Non c'è niente da ridere. L'operazione va avanti da anni. Sono convinto che l'immonda vicenda delle liste riminesi cancellate, sia stato il primo (vergognoso) passo sulle scale di Palazzo Garampi, per consegnarlo al Principe. Sono anche le conseguenze di un lockdown micidiale per il paese e la democrazia. Un regalo alla politica che li sostiene. Pd e Grillini diventeranno un corpo unico da intercettare, con i conti correnti. Hanno perso però il giustizialismo di sostegno. Salvatori in cambio di Salvini. Chissà come godono i vecchi superstiti della gloriosa sinistra dei lavoratori. Non parlo per decenza del sindacato, diventato una stampella  per maturare le liquidazioni. Ci hanno mostrato, oltre ogni residuo dubbio, che la giustizia alla Bonafede in Travaglio, si comporta come la politica che sostiene. Un danno morale che coinvolge anche i tanti, tantissimi che non meritano un giudizio frettoloso, ma non si sono mai schierati contro. Come dicono spesso nelle sentenze di condanna: non potevano non sapere. I peccati li hanno sempre immersi amichevolmente nel Gange del Csm. La casta si è autoamministrata. Hanno rattristato il Presidente? Ho l'impressione che gli ultimi mesi della sua permanenza saranno turbolenti. L'errore è non avere voluto/potuto dare fiato alle urne, relegandoci in astinenza dal voto. Avrebbe avuto il sostegno della maggioranza dei cittadini. Bankitalia, nelle vesti finora silenti di Visco (in quota), propone una misura davvero originale: occorre diminuire la pressione fiscale. Certi stipendi alle volte li capisci solo con l'audacia e fantasia delle proposte. Intanto da Milano la procura fa sapere, non attraverso i soliti giornali, che le zone rosse erano di competenza del governo. Travaglino è subito scattato sul Fatto, rimproverando i giudici di fare disinformazione, non intercettabile. Avete visto come ci vuole poco per ribaltare certe bisce giornalistiche? Però non è finita. La riapertura generale divide l'Italia in due, come una volta. In mancanza di meglio hanno trovato tre Parc che protestano ed infamano Fontana, subito ripresi da Rai3 Agorà. Altri due, secondo Repubblica, hanno contestato Salvini al mercato. Siamo tornati all'Italia divisa in due diverse miserie. Il solco che la crisi segnerà sarà più profondo di prima. Per il momento ridono alle battute del governatore napoletano. Perchè invece di continuare con minacce, multe, presagi, che nascondono l'incapacità, non ci avete organizzato il voto. Costava molto meno di una mandria di esperti da sbarco televisivo. Si augurano e prevedono un ritorno in autunno della pandemia. Ci credo. Reggiamo sulle palle un governo di inadatti dalla nascita e dobbiamo seguire le orme e ciuffo di uno sconosciuto avvocato pugliese: Lino Banfi era meglio.
PS Giuseppi ha visto le previsioni elettorali: tana libera tutti