venerdì 5 giugno 2020

Stupendo

C'è una frase del famigerato Kossiga che, arrivato lungo in longevità, disse: "la cosa apprezzabile non è che ormai frequento i dottori, ma come non abbia più la tentazione dell'agone politico". Ritengo che rappresenti il 2010 il tramonto definitivo di un'epoca. Il "picconatore" che si fece spazio nell'ultimo periodo dell'incredibile corsus onorum non nasconde un matto, ma forse "uno che lo faceva, che è cosa ben diversa". Poteva permetterselo in considerazione dell'età e del curricula. Certo è che trattare allora in TV Palamara a pesci in faccia, dire come dal volto non trasparisse affatto intelligenza, prima di aggiungere come l'A.N.M. fosse una "associazione fra il sovversivo e di stampo mafioso" deve essergli costato tanto, come quando fece accerchiare in qualità di Presidente della Repubblica, dai Carabinieri, in tenuta antisommossa, palazzo dei Marescialli. Era il 1985 e non doveva esserci simpatia fra Egli e Galloni. Col senno del poi quegli atteggiamenti solo in parte comprensibili paiono addirittura profetici. E ciò che più appassiona in questo momento di assoluto personale disimpegno è il comprendere come ad un presunto avversario ideologico debba paradossalmente tributare non solo l'onore delle armi, ma addirittura la forza fino alla fine di stare nella politica che comprende e capisce. Solo la malattia e la vecchiaia, sebbene lo dicesse scherzando, lo fecero "abdicare" poco prima di morire. Forse la vera differenza da allora ad oggi sta in questa forza di non patire di nausee per quello da cui si è circondati in certi ambienti. Allora forse c'era la colla di pesce dell'ideologia, del pensiero forte... Adesso hanno vinto i Palamara, il correntismo fine a se stesso, l'arrivismo per mera burla e profitto. Per farsi vedere capaci quando non si sa fare un cappero! Il Potere serve ed è indispensabile per servire un modello di società, per creare condizioni migliori nei settori della umana esistenza, per progredire, non per sfilare in passerelle per presunzione dicendo:"hai visto mamma dove sono arrivato. Sono bravo ehh. Amici avete visto... ". La selezione della classe dirigente, in un mondo ingessato, era avvenuto fra le fiamme e il fuoco, sofferenze e distruzioni. Ecco si accorgevano guardando in faccia l'interlocutore se valevi qualcosa. Non c'era bisogno né di webbarie, né primarie, né tanto meno di strategie correntizie di piccolo cabotaggio e corto respiro. Quelle esistenti nei partiti della prima Repubblica erano movimenti di pensiero tellurici per assestare un sistema complesso. Non ste schifezze... Quel mondo è finito e ci ha lasciato solo macerie culturali. Non è nostalgia, solo una presa d'atto. 
P.S.Forse occorrono regole nuove! Ma chi le scrive? Di Maio, Bonafede o piuttosto Travaglio. Potete sempre rivolgervi all'igienista dentale o a Wikipedia. Io intanto ascolto "Stupendo" di Vasco Rossi.
Roberto Urbinati