lunedì 8 giugno 2020

Finalmente

Carlo Rufo Spina, giovane, preparato e titolato consigliere di Forza Italia, ha interpretato "finalmente" il ruolo, desueto, dell'oppositore a questa giunta in scadenza. E' bastato l'elenco di alcuni dei disastri compiuti o ereditati: Aquarena, Tecnopolo, Aeroporto, Questura, campi nomadi, anfiteatro, colonie, rotonde sulla statale 16, circonvallazione di Santa Giustina, tutti sprovvisti di giudizi e sentenze. Li elenca come consuntivo dei dieci anni del costoso restyling, con l'eccezione di successi come il Metromare e ..Lungomare. Il consigliere si sofferma dove il dente, nud e crud, duole. Il Parco del Mare lo ritiene il fallimento più grave. La riqualificazione della Zona Sud è identica a quella (fallimentare) del Nord. Ci sono, come aggravante, delle reti metalliche, preservativi dei cittadini, che abbelliscono l'ingresso turistico della zona. Per fortuna si sono viste due spaurite famiglie lombarde. Dimenticavo: Rufo Spina, capogruppo di Forza Italia, regala anche una confortante prospettiva per uno strano partito, sempre collocato in mezzo al guazzo piddino. Le reti del Cavaliere contano più della sicura vittoria. Ci è riuscito pagando un dazio che riesce a pareggiare con il voto al Mes. Personaggio da cancellare dalla politica con i compari di falsa maggioranza. Si è rifugiato, senza consiglio medico, all'estero. In Svizzera hanno chiuso la frontiera anche al virus. Secondo l’esponente di Forza Italia, l'opera che gareggia con il Metro, nella classifica delle stupidità, rappresenterà “un vero macigno ai danni della città, lasciando una eredità pesante e difficilmente gestibile“. Spina cita anche il progetto di trasformare in parcheggio la rotonda del Grand Hotel definendola “una colata di cemento“. Hanno il parere della sovrintendenza? Conclude con il solito inascoltato appello: a Rimini, nella tarda (tarda) primavera del prossimo anno si andrà alle urne per scegliere il successore di Andrea Gnassi. La campagna elettorale è già iniziata. Ite missa est ?