sabato 27 giugno 2020

Un Affare Eolico

"Il business dell'eolico è uno degli affari di c... più grandi ...non dobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell'eolico, vi siete mai chiesti perchè in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell'eolico è un business ideato da organizzazioni c... che vogliono speculare", Giulio Tremonti, 2010
Essendo totalmente incompetente in materia di energia e di ambiente dovrei soltanto stare zitto e lasciar parlare gli esperti oppure documentarmi per esprimere un parere non dico competente ma informato e così ho fatto in modo sommario per ora ma tornerò sul tema. Parlo ovviamente del parco eolico che si vorrebbe fare già autorizzato dal ministero competente, una stuttura monstre, ciclopica paragonata alla nostra realtà, torri alte 180 metri 2 volte l'unico grattacielo esistente a Rimini. Impianti "offshore" ossia in mare a 10 km circa mi pare dalla costa come prescrive la legge altrimenti avrebbero altra denominazione ma prima conclusione queste torri sono molto vicine alla costa per essere offshore senso stretto, sono limite, tanto è vero è stato notato saranno visibilissime se da Rimini si vede il grattacielo di Cesenatico e mi immagino una giornata di garbino sembrerà di averle lì a pochi metri di poterle toccare allungando una mano con aria secca che fornisce visibilità altissima. Ma sarebbe il meno credo vederle. E' che non si comprende perché fra tutti i posti che ci sono si sceglie località turistica, perché questi signori che lavorano da anni per questo obbiettivo con la benedizione dell'ex assessore al turismo addirittura riminese già nel 2013 con motivazioni che fanno sorridere per usare un eufemismo ("[...] sono favorevole, perché un parco eolico in Adriatico avrebbe un effetto scenografico di valorizzazione di un mare piatto. E a ciò bisogna aggiungere la creazione di micro-oasi della biodiversità, che si sviluppano ogni volta che s’installa qualcosa a mare": così l'allora assessore M. Melucci da 'Il Corriere Romagna' 4/12/2013) questi signori abbiano puntato su Rimini per il primo o secondo parco eolico in Mediterraneo perdipiù un offshore molto stretto essendo vicino alla costa. Per me è una cosa da bloccare nella maniera la più assoluta anche perché poi investimenti non sono stati fatti ancora se non piazzare qualche anemometro per vedere se fosse conveniente. Ma anche conveniente lo è al limite paragonato a parchi 50 volte più potenti in località sperdute non visibili etc. E anche su questa forma di energia ci sono molte riserve perché affinché sia conveniente occorre che ci sia vento e mi viene in mente che in Italia in passato si usava l'energia dei fiumi quando per esempio in altre zone si usavano mulini a vento come suggerisce poi in epigrafe Tremonti e questo dimostra come le prove anemometriche rese note che questo parco come pro/contro è borderline senza dire che ai riminesi non viene in tasca nulla senza dire che già abbiamo piattaforme petrolifere che siamo famosi per la cementificazione e quindi quanto a deturpare e inquinare abbiamo fatto il pieno. E chi li smantella poi dei sacramenti di 180 mt io credo sopravviveranno a chiunque vivo in questo momento e rimarranno per sempre anche se c'è una clausola che obbliga allo smantellamento che tuttavia per me risulterà troppo oneroso quindi verosimilmente la costa sarà deturpata non per decenni almeno per secoli! Senza dire della questione "microclima" dico se intercetti il vento e la sua energia qualche effetto te lo devi aspettare o no!? E il turismo vive di clima quindi attenzione! Ma almeno interpellare un'equipe esperta su scala nazionale, luminari, "nomi", non tecnici comunali come si è fatto: una cosa ridicola! Ma almeno far circolare la notizia fra i riminesi, ma come minimo un referendum "lo volete?" No grazie!
 Luca G. Fintopesce