giovedì 11 giugno 2020

Mia Opinione

Chi mi conosce lo sa: non ho particolare simpatia per i bagnini pur non avendo nulla contro. Ciò perché appartengo a una generazione di "spiaggini" c.d., come ci chiamano i titolari dei bagni, ossia sono fra quelli che si recano in ispiaggia sul bagnasciuga considerato che spiagge libere sono insufficienti e molto rare a Rimini perché si elude la norma regionale che impone di averne in percentuale conteggiando quelle dei lidi ravennati. E le spiagge libere riminesi sono scomparse, date ai circoli nautici come nel caso di Bellariva-Marebello, che poi le hanno ritrasformate in spiagge libere ma per i soci, questo è avvenuto! O come a Bellaria ove una ex immensa spiaggia libera è stata data al Beky Bay locale all'aperto per minorenni inquieti ove ogni tanto accadono risse o peggio e dove scorrono fiumi di alcool e dove c'è un bar che si chiama "bar ella" e dove tutto invita a ubriacarsi in locale che si propone "per studenti" etc., tema già trattato digressione chiusa. Dicevo "spiaggini": siamo una famiglia e generazione di spiaggini per scelta ideologica non amiamo essere incasellati mio bisnonno dopo una vita intera andare al mare spiaggia libera ha restituito l'anima a dio nella "pietraia" infuocata del piccolo molo di Misano sud 45 gradi al sole di luglio, quasi 90 anni, è morto... cotto, come avrebbe voluto morire aveva la cute c.d. "a carta geografica" come i pescatori perché il problema nr. 1 di noi spiaggini è la ricerca sempre vana di "un posto all'ombra" smentendo il detto comune che afferma l'opposto. Ciò premesso vorrei spezzare una lancia A FAVORE DEI BAGNINI riminesi, sempre additati come avidi, sovente malvisti ma tanto amati dai turisti che cercano SERVIZI in spiaggia e non sterpaglie, questa è la natura di Rimini, forse ci sono stati eccessi nel tentativo di fare della spiaggia una specie di "pigliatutto" dalla brandina al bar alla ristorazione alla discoteca: questo per me è sbagliato concettualmente i quattrini turisti devono spalmarsi su tutto il territorio non spiaggia-albergo. Ma anche l'eccesso opposto lo è: ossia tenerli sempre sulle spine con la "Bolkestein" c.d., di azzerare le concessioni. E' una lotta di spicci: quante altre concessioni ben più lucrose vanno a bando citiamo quelle minerarie, le acque da imbottigliare, le estrazioni di gas e idrocarburi in mare e non solo in mare?? Dietro per me c'è il tentativo di sottrarre le spiagge al piccolo business dei bagnini che max si comprano 4 appartamenti e consegnarlo 1) attenzione: alle cooperative in Emilia Romagna; 2) al business dei villaggi vacanza, grossi nomi. A smascherare questo a livello locale c'è la "curiosa" adesione dell'ex assessore al Demanio Roberto Bragini o Biagini mi scuso se ne sbaglio il nome ma non mi sovviene, da anni in rotta di collisione con il sindaco e oggi afferente alla vecchia guardia del locale PD-DS-PDS-PCI, adesione a un Comitato pro-spiagge libere nonché la sua indefessa attività pro Bolkestein contro i titolari di concessione. Chiedo: cosa c'entra un avvocato ultracinquantenne che non risulta sia naturista o simili interessarsi delle spiagge libere quando se vado in spiaggia sono sicuro di trovarlo presso un bagno 500 mt da casa sotto un ombrellone e non nel Delta del Po o in Corsica... o in California, con ombrellone proprio, camper, famiglia al seguito? Pertanto per il mio sentire una guerra assurda contro una categoria che ha fatto la storia del turismo riminese con buoni utili ma molto lontani sia dal settore alberghiero, sia dai concessionari menzionati, minerari etc. Quest'anno poi hanno anche la grana del sempre più "sospetto" virus al quale diciamo Qualcuno sta tentando di far passare l'estate per riproporlo a settembre cercando di mantenere alta la guardia, altro tema su cui torneremo. Per me i bagnini vanno bene come sono il turismo lo hanno costruito loro occorre solo fare attenzione che non tutto si sposti in spiaggia, che non la riempiano di plastica e che siano tolleranti con chi non intende fruire dei loro servizi, Biagini naturista dell'ultm'ora NON-CONVINCE.
 In foto l'attuale assessore al demanio.
 M.A.