lunedì 10 febbraio 2014

I Curatori

Una delle più remunerate professioni sembra sia diventata quella del curatore fallimentare. Il prodotto non manca, ne vengono sfornati decine tutte le settimane. Molto spesso sono accompagnati da tragedie familiari, altre volte da un silenzio investigativo preoccupante sulle ragioni. Voglio parlare però dei curatori politici. Il Pd ormai da sette anni è in una situazione concordataria, passa da un curatore all'altro, spostandosi sempre più sul versante moderato, tanto che il Tutor ha deciso di affidare i governi dell'inciucio a due democristiani in rapida successione. La fiducia elettorale, la base democratica di ogni cambio politico, non viene usata, le cose vengono decise senza il consenso dei cittadini, chi si ribella o si porta a casa un lucchetto, rischia come i due poveri Marò gestiti purtroppo dalle stesse badanti della Shalabayeva. Se avessero rapito due militari tedeschi, inglesi o americani, sarebbe finita così? Quante stronzate deve compiere ancora la Emma B per capire che si sta giocando la credibilità di una vita? Ci stanno prendendo per il culo da un anno senza nemmeno formulare un capo d'accusa credibile. Mandate Alfano come ostaggio, tanto ce lo rimandano subito. Uno dei più affettuosi curatori piddini è il famoso Luca Berlinguer Telese. Lo è diventato per amore di Fonzie o forse per distinguersi dall'odiato nemico Travaglio, che gravita nella pericolosa area del MoVimento. Come ti muovi becchi una denuncia piddina. Uno oscuro segretario di Genova è diventato famoso in famiglia. Chissà cosa pensano di fare gli sconosciuti riminesi? Il Cancelliere ci faceva notare che con le aggravanti e l'inevitabile concorso esterno in..grillismo, arriveranno a dieci anni. Beppe un sacrificio sopportabile, te la caverai con i servizi sociali, li stai facendo da sempre.