venerdì 21 febbraio 2014

Saluta il Babbo

L'atteggiamento di Grillo nei confronti di Renzi non è stato sbagliato nel merito ma nel metodo. Il politico, la prima cosa che avrebbe detto, allungando il braccio per stringere la mano, sarebbe stata "Saluta il Babbo". A fronte anche di una modesta reazione, era facile aggiungere " Sai bene che se non ci fossi stato Io con il Movimento, qui non ci saresti" magari aggiungendo, "Non sei altro che una pubblicità del Mulino Bianco, scelta dal solito apparato quale male minore, per continuare ad esistere. Come giustifichi che tutte le federazioni, alle primarie con Bersani,  ti erano contrarie, come dicevi tu stesso, ed ora stranamente sono tutte con te?" In politica come nella boxe, vince chi tiene il centro ring. Tradotto significa che qualsiasi cosa avesse detto Renzi sarebbe stata letta come una giustificazione infantile. Grillo ha fatto leva sul suo mestiere di comunicatore, ma un conto è parlare alla gente, altro rivolgersi ad un politico preparato allo scontro in un contesto istituzionale molto diverso da una piazza. Se esistono tecniche per chi calpesta le tavole dei teatri, esistono anche per chi fa politica. Mi spiego con il più classico degli esempi. Se entri in una riunione dove avverti una certa ostilità, l'uomo di spettacolo pensa subito ad una uscita felice, il politico cerca sempre d'individuare l'agitatore più rappresentativo, mettendolo furbescamente alla pari, lo colpisce con un argomento inoppugnabile. Colpito il Sindaco, ne ha educati cento. L'esempio può sembrare banale ma contiene facili verità. Fuori dagli slogan è difficile parlare, ma si esaspera la pochezza di Renzi, incalzandolo finirebbe per dire frasi stentate e confuse. Altra cosa da non fare è farsi aiutare da coloro che tutti sanno dalla tua parte. L'effetto negativo è doppio. Appari come un debole e nel contempo, se cerchi di fare massa legittimi l'opposto. Renzi ha zittito Del Rio più volte, invece Beppe ingenuamente ha chiesto aiuto. Sempre con fiducia
sandro baschetti