giovedì 20 febbraio 2014

Aeradria... Atto Secondo

Volendo stare ai fatti e circostanze emerse a seguito della...regolarizzazione di AllegriniPd, molte sono state le carenze sul piano della sicurezza e trasparenza amministrativa che come cercherò di spiegare non sono stucchevoli pignolerie ma segnano il confine tra il lecito per pochi e l'obbligatorio per gli altri. Stabilito che una giostra (modello P.zza 3 Martiri) non abbisogna di un permesso di costruzione, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, non significa che non esista una procedura alternativa per garantire la sua idoneità. Questo ruolo per legge è affidato ad una specifica Commissione, la quale, valutate le caratteristiche dello spettacolo e delle strutture, verifica qualsiasi potenziale pericolo, avendo precisi riferimenti. E'ovvio, anche nella Repubblica di Rimini che per una giostra alta 60 metri normalmente non ci si limita ad una autocertificazione, come per un palchetto di 60 cm dal suolo. Oltre alle procedure ordinarie, sugli impianti elettrici e antincendio, si guardano aspetti più specifici, come la spinta laterale del vento, le vie di fuga, la potenzialità di pericolo legata alla struttura, ma anche agli eventi a cui si lega. Dal primo posizionamento sono rimasto meravigliato che non ci fosse stata, vista l'entità della struttura, un'indagine geologica. Nel terreno interessato composto da materiale di riporto sabbioso, in passato si sono verificate voragini. Comunque è scelta della Commissione richiedere questo tipo d'indagini, che invece diventa obbligatoria quando il controllo passa attraverso un titolo edilizio. Sto parlando di norme chiare, non c'è nulla da interpretare. Significa che fino a quando la ruota è stata gestita come spettacolo viaggiante, tutto aveva una sua logica, formalmente legale, ma se diventa una costruzione in ragione della sua durata (oltre sei mesi), cambia lo scenario gnassiano. A questo punto c'è da stabilire chi ha sbagliato, (imbarazzo della scelta), dopo i polveroni iniziali sulle colpe di leggi poco chiare, risulta del tutto evidente che si è agito su un mandato soggettivo: non smontare la ruota a fine stagione. Sarebbe stato possibile solo se prima della scadenza dei sei mesi, il titolo abilitativo di spettacolo viaggiante fosse stato sostituito con un titolo edilizio. Iniziare questo percorso a tempi scaduti è assurdo, inaccettabile sul piano del diritto di tutti i cittadini di avere le stesse prerogative. Si è tentato di compilare una Sanatoria che "cancellasse" anche il reato già abbondantemente perpetrato. Il diritto creativo del quale la città sembra essere infestata, per una volta, diciamo due, comprendendo Aeradria, è stato "inquisito". Posso anche pensare che la Dott.ssa Gualdi difficilmente verrà proposta per una cittadinanza onoraria e nemmeno per il Puffo Malatestiano natalizio concesso ormai a tutti. Sta facendo solo il suo doveroso lavoro. Per correggere la Città occorre una Delibera: mandarvi a casa.
P.S.
In Ucraina, come aveva previsto il Cancelliere stanno combattendo. I neo nazisti della Galizien, con il nostro aiuto, stanno cercando di prendere il potere. Tra pochi giorni avremo una Libia con la neve a poche centinaia di chilometri.