lunedì 24 febbraio 2014

Uguali

Mentre Berlusconi brinda con la Pascale e Dudù al terzo governo, voluto dopo essere stato cacciato senza voto parlamentare ed elettorale, si cominciano ad intravedere i contorni politici del NTer, il governicchio Fonzie. I personaggi deboli in politica sono quelli più pericolosi. Il Banana è stato colto volutamente mentre festeggiava la presenza di una sua ministra, la Guidi figlia di Guidalberto, importante presenza confindustriale bolognese. Non c'è niente di male, il cencelli alla voce imprese esige una pari rappresentazione. Lupi è rimasto come rappresentante ciellino delle Opere Expò, un affare che stanno coltivando da almeno venti anni. La sorpresa arriva dal fronte cooperativo una volta definibile rosso. L’ex segretario della federazione di Imola del Pci, Giuliano Poletti, al dicastero del Lavoro è stata una delle scelte più sorprendenti del governo Renzi. Chi si aspettava una rottura su quel dicastero con uomini come Pietro Ichino o Tito Boeri che da anni portano avanti idee meno ortodosse sui provvedimenti da prendere per rilanciare il mercato del lavoro, è rimasto deluso. Niente da dire sulla persona, ma la scelta di Poletti non è frutto del caso, viene da lontano e risponde comunque alla strategia della compensazione con la Federica Guidi, già presidente dei giovani di Confindustria. Poletti viene dalla storia del Partito comunista italiano, è stato consigliere provinciale dei Ds, ma è anche uno che rovescia la prospettiva con cui affrontare i problemi del mondo del lavoro: non è un esponente sindacale ma del mondo dell’impresa. Verrebbe da chiedersi solo che c’azzecca Poletti con Renzi? All’ultimo congresso il mondo della cooperazione rossa si era schierato compatto con Pierluigi Bersani. La giudico non una scommessa ma una necessità, il mondo delle imprese, quelle cooperative non fanno eccezione, sta vivendo la fase peggiore del dopoguerra. L'appoggio consistente, fiduciario dato a D'Alema, Prodi, Veltroni, Bersani era perfino scontato e doveroso, quello a Fonzie mi sembra disperato. 

P.S.
E' come gioire a Rimini perchè abbiamo ministro del Turismo uno come Franceschini che ha la casa a ..Gabicce. Allora per Melucci che abita a Lagomaggio dovevamo fare i festoni? Invece come è andata a finire? Ma la Petitti non lo sa..