sabato 22 febbraio 2014

La Rimini che Brucia

Rimini una foresta che brucia. Volevano vendere La Ruota come la giostrina in piazza tre martiri che rimane dieci giorni per natale, oppure la lite con relativa denuncia tra Convention e Palas. E' chiaro che l'intento non è quello di prendere i soldi, ma preparare la giustificazione agli occhi delle autorità inquirenti. Aeradria è una valanga che cresce nel suo incedere. La novità del giorno viene dal curatore dei creditori che chiede i danni alla dirigenza, allargata alla Carim. La Banca ormai indagata anche per una mareggiata, si deve difendere dall'accusa di avere prestato soldi ad un "Soggetto" non munito delle dovute garanzie. Sarà costretta a ricordare le famose lettere istituzionali senza copertura deliberativa? Un creditore, non fra quelli contenti, ci diceva che più colpevoli si trovano, maggiore possibilità hanno di rivedere un pò dei loro soldi. Il ponte di via coletti è ancora lì, significa che questa estate la città rimarrà divisa, con tantissime altre opere annunciate e dimenticate: lungomare di miramare, questura, incrocio circonvallazione e super strada, circonvallazione di s.giustina, cinema astoria, sfondamento via roma, mercato ambulante, sostituzione del ponte tiberio, seconda diga nel porto, sottopasso di via portofino. Fulgor e teatro cantieri permanenti, scuole pronte per essere costruite, poi si spendono milioni in affitti e baracche provvisorie. Ricordo alla fine le due più scandalose nel loro sospetto silenzio: murri e novarese. Un mare di questioni delle quali ho concesso un istruttivo ed angosciante riassunto. Segnano ormai indelebilmente un approccio amministrativo pasticcione, semplicistico, non programmato. Partendo dal piano strutturale che rimane chiuso in un cassetto, qualche festicciola, raccontando che tutto procede tranquillamente verso il fondo con decine di rilevazioni statistiche che confermano la tragedia. Da mesi siamo gratificati dal garbino, ci fa risparmiare con il riscaldamento e dovrebbe purificare l'aria. A dispetto dello straordinario culo meteorologico, una città di mare come la nostra rimane sempre all'ultimo posto nel pm10. Abbiamo anche i nostri strateghi che sembrano accanirsi allungando le file delle auto, concentrandole sulle strade più trafficate. Sembra che assieme ad una miseria sempre più evidente sia piombata sulla Città anche una mesta rassegnazione. La classe dirigente, politica e sindacale rappresenta al meglio le nostre infelici graduatorie. Da mesi non sentiamo un vagito dalla cigielle, siamo agli scontri fratricidi. Il Sindaco, anche uno come il nostro, non può avere tutte le colpe, ma invece di spegnere il disastroso incendio, pensa come uscirne indenne per potere magari andare in... regione. Non si ascolta un ragionamento che tenti di uscire dal pantano. Una giunta di inadatti, anche i normali finiscono con l'essere..banditi (da bando). Una cittadina barzelletta che ha il suo apice nel consiglio comunale. Se non fosse per i due, alle volte tre del M5S che tentano disperatamente di provocare un dibattito ed onorare l'impegno con i cittadini, gli altri, tutti, eccetto alcune vecchie presenze come Gioenzo Renzi, si accodano allo spettacolo. L'inciucio legalizzato ha sopito anche le più timide velleità, sono arrivate anche le liasions dangerouse. Quando nel Pianeta Cagnoni che sovrastava Rimini si inizia a litigare ed..indagare, meglio allacciarsi le cinture o le scialuppe. Per fortuna c'è il moscone di ...Bertino. Proprio adesso che il mio somaro aveva imparato a campare senza mangiare è..morto.