venerdì 14 febbraio 2014

Funerale senza Morto

Si sono vergognati tutti. Un funerale senza morto. Enrico Letta ha avuto lo Zio come maestro impagabile del servizio ai potenti. Non si è presentato alle sue esequie celebrate nella Cappella del Nazareno. E' stata una funzione solo per gli intimi. Il Partito Democristiano ha deciso che Letta doveva essere sostituito da Fonzie che non è stato nemmeno capace di fare il Sindaco. Il funerale politico di Enrico Letta si celebra senza di lui. Annusato l’odore della rottamazione, il diretto interessato ha deciso di disertare le esequie. Le jeux son fait, sintetizza Chiamparino, renziano della primissima ora. L'operazione risulta rapida e indolore. Per archiviare il governo Letta, Renzi impiega meno di mezz’ora. Un discorso a braccio, davanti ai dirigenti del Nazareno. Nessun attacco a Letta, nessuna critica al suo operato. Anzi, il segretario liquida il presidente del Consiglio ringraziandolo più volte per il lavoro svolto negli ultimi mesi. In realtà ne parla già al passato, come se le dimissioni fossero già sul tavolo di Giorgio Napolitano. Un’omelia funebre rispettosa. I democratici in versione democristiana si adeguano al clima funebre. Nessuna dichiarazione, imbarazzi, vergogna evidente. Solo Bertozzi a Rimini emette un urletto. Arlotti plaude come se gli avessero eretto un Ponte a S.Ermete, la Petitti sembra non avere ancora capito cosa stia succedendo, si avvicina la fine del mese, un altro colpo da 18 mila euro. Lo stesso spirito anima gli onorevoli. Una vergognosa messinscena per protrarre una legislatura ed incassare prebende. Elezioni? Ma non sarete matti, ha urlato il Tutor. L'Italia si copre di una ulteriore vergogna. Si cambia un democristiano con un altro a nome e per conto di un partito che agli elettori si presentava di..sinistra, Non viene chiesto un doveroso voto parlamentare, con un dibattito in streaming per misurare il tasso di vergogna. A questa orrida pantomima il garante della costituzione ha già concesso il suo benestare. Provate a farlo nel Burundi una atto simile. Dimenticavo, Stefano Fassina, ex viceministro, sbaglia strada. Prova a infilarsi nella porta posteriore del palazzo. È chiusa. E allora riprova da quella principale. Ma c’è un gruppo di insegnanti a contestarlo. «Bastardo, non hai votato l’emendamento di Beppe Grillo, non abbiamo più niente da mangiare!. Lui svicola, imbarazzato, alla fine riesce a entrare. Un posto nel Rimpasto glielo trovano, piccolo però.
P.S.
Per una carnevalata così, dice il Cancelliere, è difficile trovare gli aggettivi ma anche i..sostantivi.
PS
Sempre il Cancelliere: per 18 mila euro al mese questi sarebbero capaci di votare.. l'AntiCristo