lunedì 26 maggio 2014

80 euro ed un lecca lecca

Questo pezzo, come tutti gli articoli di Citizen, è un’analisi dalla prospettiva Riminese dei fatti, anche se provengono da situazioni nazionali e sovranazionali. Il dato nazionale è chiaro e chi vi scrive, sebbene lo pensasse diverso, è sicuramente meno sorpreso di Renzi. Garantito. Poi il dato va riportato sul territorio e, pur rispettando le proporzioni, si nota come ci sia qualcuno che si è tolto una bella soddisfazione. Marco Affronte, Attivista del locale Movimento, fa le valige per l’Europa. L’appagamento è, ovviamente, per tutto il gruppo di Rimini che vede le sue possibilità espandersi ulteriormente. Tre Consiglieri Comunali, una Parlamentare e un’Eurodeputato senza promettere 80€ euro, ne leccare niente. I dati definitivi del Ministero degli Interni parlano chiaro. Un quarto dei Riminesi, dato non comparabile con le Europee del 2009 senza candidati M5S, ha ritenuto che il Movimento li potesse rappresentare in Europa e di questi quasi 4000 persone hanno scelto Marco. Voto di protesta? Se analizziamo la campagna elettorale scopriamo che Affronte ha espresso solo i valori della sua estrazione e del suo gruppo. Chi lo ha preferito ha fatto una precisa scelta di professionalità. Riminese, padre di famiglia, biologo marino e non ha mai affermato di essere oltre Capitan Findus, quindi di protesta non ce n’è. Altra prova del grandissimo lavoro di Rimini? Con il suo 25,03% è il miglior risultato non solo della sua circoscrizione, ma anche del Nord Italia, se si escludono Genova e Imperia, che comunque hanno la marcia in più di un compaesano piuttosto famoso nel Movimento. A dire il vero se osserviamo anche il centro Italia per trovare qualcuno che abbia fatto più di Rimini bisogna guardare a Roma, che sfodera un 26%. La capitale però ha più’ possibilità di contatto con le nostre teste di serie. Ieri sera ero sicuramente tra quelli che speravano in un risultato eclatante e, quando non l’ho visto, sono rimasto un po’ perplesso, ma stamattina a mente fredda, per quanto possa esserlo quella che ho in dotazione, mi sono chiesto: ma perché dovevamo vincere? Siamo riusciti a svuotare i serbatoi di voti? Siamo riusciti a rompere le clientele? Siamo riusciti a far capire tangibilmente quanto vantaggio nasca nell’agire come comunità? La risposta è no a tutte le domande ed allora mi accontento molto volentieri di un 25% a Rimini, 21% su scala nazionale, di gente che ha capito di cosa parliamo, che non si accontenta di 80€ e un lecca lecca. Il perché la maggioranza abbia scelto Renzi è persino banale e nell’azione del Movimento lo si vede ogni giorno. Quando un cittadino ha un problema la parrocchia del Movimento è l’ultima a cui va a bussare, sa bene che poi li non ci saranno compromessi e il problema si dovrà affrontare. Questo comportamento equivale alla falsa speranza di opzionare più vie d’uscita, ma poi si scontra sempre contro lo scarso potere contrattuale del cittadino. La missione del Movimento oggi come oggi è proprio quella di abbattere questa concezione della politica. Come? Ce lo spiega Giulia Sarti: “Rimini è il fiore all’occhiello della Regione. È l’incastro perfetto. Quando hai 3 Consiglieri Comunali che spulciano carte e vanno avanti a colpi di esposti in procura, battaglie e proposte serie, quando hai gruppo di Attivisti che ogni sabato istituiscono banchetti informativi, ogni Giovedì partecipano al Consiglio Comunale, ogni settimana organizzano riunioni ed eventi… insomma quando hai un gruppo di persone che “stanno sul pezzo” senza mai prendersi troppo sul serio, che sanno lavorare, fare sacrifici senza mai montarsi la testa, che presidiano la rete e il territorio confrontandosi sia con l’anziano signore di 70 anni sia con il diciottenne ..ecco, quando hai tutto questo hai anche il motivo per cui la gente ti da il voto, secondo me . La serietà, la credibilità, la capacità di coinvolgere tutti e di essere una comunità, la partecipazione costante, la sana autocritica e tanto tanto fiato sul collo.” P.S. Ai miei Fratelli della Costa. Il 21% è ciò a cui apparteniamo, il 25% è dove eccelliamo ed è tutto nostro. Questa volta ne siamo sicuri. Non è voto di protesta, ne voto di pancia, è il nostro coraggio che da i suoi risultati. Le nostre vele sono gonfie e la bandiera a 5 stelle sventola che è un piacere, alla via così.
 Davide Cardone  [@DadoCardone]
citizen