domenica 11 maggio 2014

Il Compagno G

Titolo del film: il tempo non passa mai o alle volte ritornano, se mai se ne sono andati. Nel Pci c'erano tanti pensatori ingenui, credevano che i soldi fossero come i bimbi portati dalle cicogne e non dai collettori scelti accuratamente. Chi è stato il personaggio che pur costretto alla detenzione prevista nel codice Mani Pulite non ha mai parlato? Se avesse parlato? C'era bisogno di una gola profonda per smascherare uno dei canali più raffinati del finanziamento pubblico? I giudici dovevano cancellare le tracce socialiste e democristiane, il terzo è stato solo volontariamente scalfito. Anche adesso gode di un trattamento da giustizia..sportiva. Sempre meglio concederlo ai partiti che ai giornali. Una forma perversa di aggirare il referendum. Oggi solo una forza politica si mantiene senza aiuti imprenditoriali italiani e stranieri. Può piacere, a me molto, ma Grillo anche nel suo spietato fondamentalismo, ha una linea coerente. Se De Franceschi ha beneficiato, come fanno tutti, alcuni collaboratori ha fatto male, come pentastellato ha commesso un peccato mortale. Non è Lombardi o Piva ai quali è tutto permesso perfino fare spogliare Rimini delle poche eccellenze sanitarie e mantenere la moglie alla Presidenza del Consiglio più volatile d'Italia. A vent’anni di distanza Primo Greganti, lo storico Compagno G, cassiere fedele del Pci, scampato a Tangentopoli grazie al suo mutismo, fu condannato a tre anni "scagionando" di fatto il partitone rosso. E' ancora il faccendiere, il punto di riferimento dell’area del Partito Democratico, non quella renziana ma quella della minoranza piddina, capace di pesare nella partita per le nomine nelle aziende statali o la gestione degli appalti delle cooperative rosse, in un affare bipartisan come l’Expo 2015. È lui a vantare autorevoli frequentazioni politiche tali da permettere una contribuzione determinante rispetto alle dinamiche della «cupola affaristica. È lui a gestire i rapporti con la Russia e con la Cina, i due storici stati "rossi" che devono costruire e completare i padiglioni per l’esposizione universale. Forse l'Unità non lo sa o non ha mai capito da quale parte arrivino i milioni che permettono da 60 anni di mantenere i giornalisti, prima di emigrare alla Stampa, Corriere e..Repubblica. Sono i censori e le vestali dell'etica politica. Pulpiti davvero sconvolgenti. È sempre il Compagno G a portare i pm milanesi verso la Svizzera, verso quei presunti «conti» che un tempo sarebbero stati del Pci, mai dimostrato in giudizio, ed ora sarebbero invece del Partito Democratico. Ma Fonzie non lo sa. Edmondo Bruti Liberati ha subito precisato che non c'è nessun politico nazionale indagato... allo stato. Grillo doverosamente ringrazia la faida scoppiata nella Procura di Milano, se non ci fosse stata probabilmente il Compagno G era ancora libero di ....collettare, come sempre, silenziosamente.