venerdì 16 maggio 2014

Tutto una Expò

Mi scrive ancora l'amico imprenditore, spiegando come mai lui e tanti altri non lavorano e non lavoreranno mai per il pubblico. Con questo non significa che è corrotto/corruttibile chi lo fa. Rischiano molto però. Caro Massimo te lo spiego con una singola voce di capitolato, che ovviamente vale per tante altre, mettendo vicino dei numeri teorici per renderlo più comprensibile ai tuoi lettori, qualora tu voglia pubblicarlo: Scavo di fondazione: a)  fino a due metri di profondità 10 euro al mc, metri cubi previsti 1.000.000. b) oltre i due metri di profondità, 300 al mc, metri cubi previsti 1.000. L'imprenditore fuori dai giochi, valuta i prezzi e agisce di conseguenza aumentando magari da 10 a 20 euro la voce a) ed abbassando da 300 a 120 la voce b). Risultato: 100.000 metri cubi a 20 euro al mc. 2.000.000 milioni, 1000 metri cubi a 120 al mc totale 2.120.000. L'imprenditore diciamo... che sa, non tocca i prezzi e si aggiudica il lavoro per un totale di 1.300.000 contro i 2.120.000 dell'imprenditore serio. Quando si va in cantiere stranamente si scopre che per trovare il terreno buono di fondazione bisogna scavare mediamente 7/8 metri di profondità e quindi il totale previsto per gli scavi oltre i 2 metri non sono più i 1000 ma i 200.000 e quindi 6.000.000 euro. Se il prezzo vero era 100 euro al mc significa un bidone da 5 milioni. Poi ci sono anche altri trucchetti, sulle pompe di drenaggio, su opere speciali ecc. Più che ingegnosi sono fattibili perchè viene meno il rapporto tra controllore e controllato. Un rubare che non agisce sul falsare quantitativi e qualità dei materiali, tutto è più che legale e quindi nessun commissario scoprirà mai niente, senza contare che non c'è nessun esame per accertare l'onesta, le cronache sono piene di commissari corrotti. La stessa magistratura comunque non ha scoperto, per il caso in questione, nessun contesto oggettivo, ma solo telefonate ed incontri di misteriosi personaggi per definire il giochino che ho cercato di spiegare. Che tutto funzioni così lo vedi nella costante che le opere pubbliche finiscono sempre o quasi per costare il doppio del preventivato. La soluzione semplice e diretta sta nel togliere la continuità tra progettazione e stazione appaltante. L'idea personale è trasformare le stazioni appaltanti in veri centri specializzati pronti a qualsiasi tipo di gara. Significa che tutti gli enti pubblici: ministeri, comuni, regioni, province, città metropolitane, comunità, ecc, decidono come fare l'opera nella loro piena autonomia, ma l'appalto lo indice il Centro Unico dove lo specifico Ufficio viene scelto con la formula dei giochi di fortuna. Vantaggi: Trasparenza vera che richiamerebbe molte aziende più serie che furbe. Soggetti incaricati specializzati significano minori costi e più velocità. Fine delle coercizioni sul tecnico pubblico onesto, che agisce su input di associazioni criminose e/o apparati politici amministrativi corrotti. Allestimenti organizzativi di sistema, per i settori più tipici: ospedali, scuole, carceri, onde evitare che ad esempio non si faccia una piscina con il soffitto alto decine decine di metri che poi non apre, perché riscaldarla costa una follia. Rapporti organici e stretti con i legislatori, per emanazione di nuove norme o correggere le esistenti che lasciano dubbi nel caso di nuove tecnologie. So bene che questo discorso è nelle mani della politica, che non solo si arricchisce illegalmente, ma diventa un infinito sistema di consenso. Sta nelle cose che l'appaltatore disonesto non scelga le decine e decine di aziende che agiscono in sinergia: elettricista, idraulico, forniture varie, professionisti ecc., Tu Massimo mi assicuri che con Grillo si apre una nuova speranza? Ti rispondo speriamo, convinto che non solo spuntiamo quei 60 miliardi di corruzione, ma si risparmia forse altrettanto, se non di più, per opere messe in piedi al solo scopo di lucrare illecitamente. Le incompiute di questo paese sono il primo esempio. Aquarena a quale specie appartiene?

Davide...