venerdì 23 maggio 2014

Il Ragionevole Dubbio

È fantastico constatare l’assoluta mancanza di obiettività nella lettura della realtà ad ogni livello. Viviamo in uno stato, l’Italia, costituito a metà ottocento, dall’unione di granducati, regni, repubbliche ed altri staterelli, compreso lo stato pontificio. Neanche oggi a distanza di oltre 150 anni, siamo in grado di esprimere un’unità nazionale, salvo in occasione delle vittorie mondiali della nostre nazionali durante gli eventi sportivi. Dal 1994 in poi la nostra repubblica, invece di superare una fase compiuta della sua storia, ed evolversi in nuove esperienze, ha conosciuto un’involuzione e un riacutizzarsi di metodi e modi, apparentemente e brevemente assopiti, dopo “mani pulite”, ma mai debellati. Le opposte fazioni, in questi 20 anni, ci hanno deliziato, cambiando nome, simbolo colori, ma mai obbiettivi o persone. Hanno calpestato le indicazioni dei referendum, espresse con veri e propri plebisciti. Hanno finto di combattersi, sovrastandosi per poco alternativamente, ma uniti e compatti nel difendere i propri privilegi per interessi particolari. L’informazione e l’economia invece di informare e svilupparsi in un disegno di “bene comune” sono state compresse e accentrate in monopoli, difesi con leggi ad hoc, secondo principi coercitivi, ricordo di tempi passati. Ma la vera piaga è stata l’indifferenza e la distanza dei cittadini dal gruppo all’interno delle istituzioni, votato e quindi autorevole e superiore. Vent’anni fa i privilegi e i compensi dei “burattinai” furono messi in discussione e vacillarono. Ma veniamo ad oggi, nonostante le nefadezze ed i pessimi risultati, evidenti, senza ombra di “dubbio”, agli occhi di tutti; i partiti, si appellano ancora a ideologie, con un linguaggio superato, a cui nemmeno loro credono più. Anche la Chiesa presenta devianze e comportamenti opposti ai suoi principi. Le due parti sono aggrovigliate e difetti e vizi insinuati nel loro tessuto, comprimendo e depauperando un paese, per fini utilitaristici a favore di una percentuale irrisoria di popolazione. L’unica anomalia in un sistema cristallizzato e sempre più disgregato, è un movimento eterogeneo sia come provenienza sociale che geografica, rappresentando così una speranza, per la realizzazione di uno stato, una comunità con pari diritti, doveri e dignità; da nord a sud, dal tirreno all’adriatico. Consapevole e fiero della sua cultura e della sua storia, ma allo stesso tempo aperto all’innovazione, per la salvaguardia dell’ambiente e desideroso di maggiore armonia sociale. Pur riconoscendo l’importanza dell’economia ricerca nuove strade più equilibrate e solidali a favore di molti e non di pochi. La consapevolezza delle capacità dei cittadini e la perduta autorevolezza della politica, della casta e delle ideologie, dovrebbero far riflettere. È vero che i cambiamenti spaventano, ma allo stesso modo insistere con soluzioni fallimentari fa paura. Quindi a tutti coloro di qualsiasi pensiero, che ogni volta giudicano senza alcuna prova, con 1000 pregiudizi, 1000 scuse, giustificazioni , paure, prive di fondamento, mentre i danni provocati negli ultimi 20 anni, da chi ha amministrato ( oops prelevato ) sono certi, chiedo ciò che sempre ricevo come suggerimento ponetevi il ragionevole dubbio. Perché il M5S vi spaventa? Perché non vi fanno paura allo stesso modo ruberie, modalità mafiose, monopoli e affari come accertati nel passato dei vecchi partiti? Quindi signori, di destra e sinistra di sopra e di sotto, di tutti i colori, io ho molti dubbi, ma nella vostra infallibile certezza qualche dubbio fatevelo venire anche voi.
 Fausto Battistel
citizen