mercoledì 21 maggio 2014

L'Ascesa del Compagno A

L'ascesa del Compagno A. [informarsi mai, pare sia pericoloso] Una premessa. Non voglio sostenere che, nei quotidiani, le rubriche dei lettori siano usate per far danno al Movimento 5 Stelle. No. Per far danno ormai sono consolidate altre tecniche tipo: "Il contrario dell'Amore e l'Indifferenza" e "Il titolo a fantasia". A volte ci ha provato anche qualche direttore con degli editoriali, ma ha dovuto smettere perché erano talmente noiosi che il lettore, addormentandosi, picchiava forte la testa contro il tavolino del bar. Pericolosissimo. Detto questo voglio però proprio parlare delle lettere dei lettori e lo voglio fare perché chi scrive non ha bisogno di alcuna qualifica, se non la propria firma, per seminare giudizi poco informati o addirittura di una faziosità senza ritegno. Certo bisognerebbe poter contare sull’azione aggregata di chi gliela pubblica, ma non è che si può vendere informazione, facendo informazione... non sia mai. Questa mia nota, molto a margine, è scaturita dalle diverse lettere che mi è capitato di leggere in questi giorni. Tutte parlano di cose che non conoscono (o che fingono di non conoscere) con una sicumera tale da pensare gli autori quasi come esseri informati. Ripeto il loro vantaggio è enorme. Prendiamo ad esempio il caso di Marco Affronte. Se un giornalista volesse parlare di lui, della sua azione o dei suoi rimborsi in Regione non dovrebbe far altro che costruire una tesi informata e poi sentire cos'ha da dire il diretto interessato. Un cazzo di lavoraccio insomma. L'epistolante è invece libero di sparare a zero, senza alcun obbligo, neppure quello di vedere se il buon Marco ha risposto nel merito. Insomma sei li, al bar, leggi solo i titoli e dalla una sbirciatina all'articolo caspita! Che cosa debbono fare per farti apprendere una notizia? Fartela colorare? Ovviamente la mia è solo un'incitazione ironica perché, come detto prima, se anche il lettore fosse informativamente deboluccio, dovrebbe poter contare sul filtro della redazione per essere selezionato e riposto nel cassetto di quelli che la sparano, ma ciò, a quanto pare, non succede. Così prima in una testata si fanno i conti della serva (la serva è del PD chiaramente) in tasca a Marco Affronte poi, dopo aver lo stesso accusato, in una replica, chiarito dove fosse l'errore di calcolo, si ritrova il giorno dopo coprotagonista di un'altra lettera in cui viene definito una Grana Interna al Partito. Marco... è inutile che tenti di spiegarlo a gente che ancora non ha capito che non siamo un partito, per loro spicchi di più del Compagno Greganti. Poco sopra ho scritto coprotagonista perché nella nuova lettera si citano anche i Grillini distruttori e il loro Capogruppo Cavillatore che vogliono gettare il bambino con l'acqua sporca, dove il bambino e Rimini e l'acqua sporca è il PD. Mi si permetta di dire, sebbene non sia il tema della nota, che questa pretesa elasticità di manovra verso la mala gestione Piddina, usando la scusa che siamo in crisi, è quanto di più aberrante un cittadino possa fare a se stesso. Il Razzi pensiero è simpatico se imitato da Crozza, ma questa indulgenza (probabilmente anche verso se stessi) è la prima vera causa di tutto. Riprendendo il filo e concludendo un appello alle redazioni. Non c'è bisogno che modifichiate il vostro operato. Rimini, anche se continuamente tentate di convincerci che siamo terra da due fiere e un aeroporto, è una piccola città e si fa presto a capire chi sono i "personaggi" che scrivono cotante missive. Una volta compreso chi sono costoro si genera un automatico spottone per il Movimento. Dunque grazie e.... non è che #vinciamonoi, questo no, sono gli altri che perdono miseramente di loro spontanea volontà. 
 [@DadoCardone]