mercoledì 8 luglio 2015

La Restituzione

Io credo che la città non debba seguire il sindaco nella sua folle retorica della "restituzione", restituire quello che nessuno chiede nè nessuno ha mai tolto, nessuno reclama il ponte di Tiberio come nessuno o pochi sepolcri imbiancati nonchè quanti si fregano mani per i guadagni che ci faranno con la ricostruzione del Galli chiedono appunto che sia come retorica vorrebbe "finalmente-restituito-ai-riminesi"; un ponte che nemmeno dire nella retorica che ormai risulta difficile non chiamare di regime sarebbe "identitario", come tante altre cose che fa comodo etichettare con questa vuota parola: specificare, cosa si intende!?? Ma in particolare il ponte. Ma vi sembra normale sacrificare la viabilità nel nome di una vestigia - nemmeno stiamo parlando della piramide di Cheope o del Mosè, o della Cappella Sistina? Se nessuno ha mai pensato di mandarlo in pensione facendone un altro, non hanno mai rimediato soldi ora dovrebbero chiuderlo perchè "i riminesi lo reclamano": ma dove!!? Ma chi!? Una chiosa storica se in quel punto c'è sempre stato un ponte sul Marecchia, prima per i carri dopo per le auto, verosimilmente prima della deduzione della colonia Ariminum e prima della costruzione del ponte stesso vi era un altro ponte noi dovremmo castrarci di uno snodo viario fondamentale senza costruirne un altro e come può la stampa, la pubblica opinione, tutti noi come possiamo non vedere una tale abominevole stortura e manipolazione della realtà basta forse il "distrattore" per antonomasia, il buon Cattelan per farci dimenticare e digerire tutto!?? 
Sara Amati