mercoledì 26 agosto 2015

A Te Faz...

Uso il confidenziale tu, dopo una frequentazione decennale con l'Onorevole cittadino di S.Ermete, l'inarrivabile A Te Faz Arlotti. Ho letto la sua intervista nella rassegna stampa, che possiamo guardare da "abusivi" (il mestiere di Rimini). Non conosco la posizione assunta dal giornalista ne quanto sia stata pagata. Il calo delle azioni del suo Renzi è speculare al crollo di quelle di Gnassi, ma alla fine Tiziano ci guadagna sempre. La Petitti non basterà per mantenere il potere. Arlotti (da sempre) è un candidato temibile. Chiedo scusa onorevole ma ancora pontifichi sulla mobilità? Sei stato l'autore delle rotonde che hanno permesso al coreografo di Gnassi l'invenzione del Fila Dritto. Fino quì il peccato sarebbe, anche per un cattolico, quasi veniale. Ma il mortale è quello della più stupida opera stradale, in attesa del completamento del Trc. Parlo della "tua" circonvallazione di Corpolò. Ha portato un sacco di preferenze ma (a noi) è costata 6 milioni ed è sempre deserta. Voglio infierire, per uno che alla fine del mese od ai primi del prossimo intasca 20 mila euro con benefit della madonna piddina, la cosa è sopportabile. Pensare (ti ricordi?) che avevi minacciato di tornare in fonderia. L'hanno chiusa subito. Ma i "tuoi" buchi neri della circonvallazione che sono rimasti come prima solo più..neri? Ricordo nelle brevi pause funzionanti della memoria che ti "spacciavi" come unico soggetto a trattare con l'Anas. Erano pronti quattro (4) incroci a piani sfalsati, con lo Studio Benvenuti che aveva già definito le modalità e l'Anas aveva messo a disposizione 25 milioni. D'incanto tutto sparisce come i tuoi ponti sul Marecchia e quelli di S.Giuliano. Ricordo che l'amico Baschetti allora assessore, venne da me capogruppo molto meno autorevole di Morollino, chiedendo una spiegazione sul primo mistero "A Te Faz". In modo brutale come spesso mi accade dissi che i progetti non "reggevano" al confronto con i cittadini. Da una breve disamina le perdite elettorali erano troppe rispetto ai pochi ricavi. Era evidente una grossolana progettazione e la mancanza di una "vision" generale della mobilità. Lo scontro proseguì investendo altri "scandali" come Murri e Novarese, e tutto finì con l'uscita o la cacciata dei colpevoli di leso Ravaiolismo. Ricostruzione veloce e non esaustiva, sarebbe compito di una stampa meno appecorinata ogni tanto riecheggiare alcuni passaggi del passato che servono per capire un futuro inesistente. Gnassi è peggio di Ravaioli&Melucci. Ho detto tutto.