giovedì 27 agosto 2015

Come un ladro nella notte. Spiegazione

L’articolo di qualche giorno fa intitolato “Come un ladro nella notte”, ha suscitato parecchie domande tra i lettori. E’ evidente che l’ispiratore ed estensore (il Cancelliere) si riferisse ad un passo della prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi. Conoscendolo da decenni possiamo giurare che conosce quelli che si chiamano le “Sacre Scritture” a memoria. In una redazione decisamente laica i suoi commenti a volte possono suonare singolari, ma sono certamente stimolanti. Per questo, anche quando citano fonti ecclesiastiche, li pubblichiamo volentieri, fedeli alla nostra linea di assoluta autonomia. Pensandoci, per semplificare le cose ai lettori, abbiamo ritenuto di riportare l’intero capitoletto della lettera del padre della Chiesa che permetterà ai più avvertiti di capire a cosa alludesse il nostro prezioso corrispondente. Ecco il capitolo quinto della lettera di San Paolo. Tessalonicesi 1 - Capitolo 5 “ La vigilanza nell'attesa della venuta del Signore"
[1]Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; [2]infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. [3]E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. [4]Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: [5]voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. [6]Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. [7]Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. [8]Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. [9]Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, [10]il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. [11]Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. [12]Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; [13]trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. [14]Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. [15]Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. [16]State sempre lieti, [17]pregate incessantemente, [18]in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. [19]Non spegnete lo Spirito, [20]non disprezzate le profezie; [21]esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. [22]Astenetevi da ogni specie di male. […] OMISSIS
 [25]Fratelli, pregate anche per noi. [26]Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. [27]Vi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli… “ OMISSIS
Woland
PS Pensiero di un laico: Dovrebbe girare tra gli 800.000 visitatori del Meeting di Renzi