giovedì 27 agosto 2015

Le Mafie

E' giusto che il dibattito nazionale si focalizzi sul contesto economico, mai come oggi le infauste ma corrette previsioni del Cancelliere hanno un sostegno dalla crisi dei mercati. Ma il tema riproposto a Roma dal funerale di stato è l'immagine della "sicurezza" nel Paese e quello che rappresenta il Governo Renzi. La qualità dei ministri è davvero più scadente degli altri due voluti da Napolitano. Roma è una Corleone con cinque milioni di abitanti? Il messaggio che arriva all'estero significa che se uno volesse (per caso) investire in Italia dovrebbe avere rassicurazioni da almeno tre poteri: politico, economico e mafioso? Il revival del Padrino nel mondo dei social ha fatto più danni al Paese della telenovela dei Marò. Non si poteva concludere che così: una sconfitta da tutti i punti di vista, mancano le sanzioni europee come nella vicenda Bolkestein. Chi ha organizzato il funerale sapeva benissimo cosa voleva fare ed a cosa andava incontro: niente. Gettare tutte le colpe sull'impresentabile Marino è facile e comodo soprattutto per il Pd di Renzi. Fare pagare all'elicotterista ed al..fioraio è un tipico messaggio all'italiana. A Rimini e Riccione hanno pagato le discoteche, ma sulla spiaggia della Perla hanno continuato a spacciare e fare i conti anche con la musica finita. Un'enorme paraculismo teso a preservare i posti importanti e le poltrone istituzionali. Il nostro Marino dove lo mettiamo? Tra poco scade come le mozzarelle da banco. Chi mettiamo al suo posto? Con quale programma e con quali idee per la Rimini che muore? Come ci ha dimostrato il sempre più solitario Pignatone la commistione tra politica e malaffare è ormai endemica. Ed allora dobbiamo aiutare l'unica forza non compromessa. Farla crescere, cancellando le esperienze negative che l'improvvida ruota della fortuna ha regalato. E' l'unico movimento sul quale contare. Ingenuità, errori, presunzione devono essere perdonati e corretti. Ci vuole però una sana organizzazione. I Meetup così come congegnati, sono piccole conventicole esposte a tutti i venti e di proprietà di piccoli gruppi di potere a 5 stelle. Tralasciando l'enorme ed ancora inesplorato scandalo romano è apparso un altro endemico male italiano: il lavoro nero. La morte della bracciante a 27 euro al giorno, pari a 2 euro all'ora con una prestazione giornaliera di 13 ore, arrotondate, non ha provocato sussulti o proclami curiali. Galatino non ha fatto un comizio. Il caporalato storicamente fa riferimento alla mafia locale. Il coltivatore deve fare come gli altri, altrimenti va fuori mercato, giustificandosi con la frase: o così o si chiude. La sfruttata accetta le condizioni altrimenti non lavora. Chi dovrebbe controllare, fa finta di non vedere, così come per il Funerale di Stato. E pensare che i manifesti funebri erano grandi e colorati. Da riminese leggermente informato ritrovo alcune caratteristiche dell'andazzo meridionale. Lo segnalo spesso nelle questioni più banali: imprese ed immobili che passano di mano, auto in sosta selvaggia, feste con requisiti almeno discutibili, appalti.., reati edilizi perseguiti in termini e tempi non sempre comprensibili. Per fortuna c'è il Circolo Nautico di Viserba. Al Lungomare ci pensa Renzi.