giovedì 13 agosto 2015

La Classe Dirigente

La Classe Dirigente a Rimini, più o meno, è finita con la Prima Repubblica. Non sarebbe nemmeno una notizia ma solo una amara constatazione, per arrivare a dire che il "fenomeno" Gnassi era già ben piazzato in quell'epoca. Ascoltare i nostalgici pianti di Gambini per la morte di Renato Zangheri, ex sindaco di Bologna, uno dei più importanti "miglioristi" del Pci produce lo stesso effetto di un credente che sente bestemmiare nella sua chiesa. Parlo di Sergio, come dei tanti, quasi tutti quelli provenienti dalle sponde allora magiche dell'ultrasinistra. Pontificatori del peggiore massimalismo ma portatori dei migliori pedigree per fare carriera. Sul piano politico per il Pci, l'invasione di un'intera generazione passata nelle sabbie mobili del 68 è stato uno degli accadimenti più deleteri. Non erano solo cattivi maestri ma insegnanti d'appoggio del poltronismo. Non che prima fosse tutto perfetto, ma lì iniziò lo sbandamento che impedì l'approdo ad una onesta socialdemocrazia come nel resto dell'Europa. La famosa alternativa di sinistra non arrivò mai, la conventio ad excludendum, era emanata da oltre atlantico, come adesso. Dove non arrivavano i sussidi ci pensavano le bombe. Però in tutti i partiti vigeva un principio che se venivi messo alla prova e non funzionavi, al massimo potevi ingrossare le fila dei funzionari del nulla.Tradotto in termini occupazionali, ti do da mangiare, sempre grazie alle salsicce, per l'impegno profuso, ma pensare, tanto meno decidere non è cosa che ti appartiene. Cosa è cambiato nel post 68? Le chiacchiere hanno sostituito i fatti. Una politica che è riuscita ad invadere tutti i meandri della società civile, soprattutto sindacale, fino agli industriali di stato. Libera concorrenza bandita, dipendenti pubblici garantiti, con l'unico scopo di leccare.. il potere costituito. Lo stato dell'informazione è esaustivo, perfino il bastione del Carlino è caduto in ginocchio da..Gnassi. Credo però che lo scandalo della Rai sia da guinness. In Emilia- Romagna, patria del comunismo dolce, se si toglie il voto di protesta e la grande maggioranza del non voto, i paladini di questa casta sono uno su quattro degli ancora votanti. Leccatori, annusatori, opportunisti, adulatori e organizzatori del consenso, compreso qualche ingenuo per dimostrare che tutto è in regola. Cattivo? Sono disposto perfino a chiedere scusa se sapessi a chi. Ma qualcuno di questi benpensanti, morigerati con i soldi nostri, penso ad esempio al vasto mondo dei cattolici, come possono sopportare, pur fortificati da cristiana forza, una situazione come questa? Sarà meglio che Papa Francesco la smetta di fare "litigare" i suoi vescovi con Salvini. Ad ogni battuta del "felpista" si sentono arrivare milioni di voti. Il Pulpito è altissimo e convincente, ma il gregge non è proprio un esempio da seguire. Spiegate cari cattolici delle tante liste d'accompagno come mai non avete mai fiatato sulla "vostra" Carim. La grande insolvenza non è stata dettata da gesti di enorme solidarietà, ma da concessioni creditizie sempre a quelli che li hanno usati per speculare sul mattone. La potete girare e fare girare dai vostri giornali e..blog, come volete ma un perdono è difficile ottenerlo anche con la massima indulgenza. L'amore per Gnassi è un peccato da..Seminario.